Foto: Reuters
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Il Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria del Niger (CNSP), attualmente al potere dopo un colpo di Stato, ha accusato la Francia di progettare un intervento militare nel paese. L'accusa si basa su un incontro tra soldati francesi, l'ex ministro delle Finanze e l'ex capo della Guardia nazionale del Niger, durante il quale si sarebbe discusso della possibilità di attacchi contro il palazzo presidenziale.

Il presidente di transizione del Ciad, Mahamat Deby Itno, ha visitato Niamey dopo aver partecipato a un vertice straordinario della Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale (CEDEAO) ad Abuja, in Nigeria. Deby ha avuto colloqui con i leader del CNSP, incluso il generale Tchiani, il presidente Mohamed Bazoum e l'ex presidente Mahamadou Issoufou, cercando una soluzione pacifica alla crisi che colpisce il Niger.

La CEDEAO, ad Abuja ha concesso un ultimatum alla giunta militare insediatasi con il colpo di Stato, imponendo sanzioni immediate e minacciando l'uso della forza. La richiesta della CEDEAO prevede il rilascio immediato del presidente democraticamente eletto, Mohamed Bazoum, dando alla giunta militare una settimana di tempo per cedere il potere; altrimenti, saranno prese misure coercitive, compreso l'uso della forza.

La CEDEAO ha adottato misure immediate riguardanti il Niger, tra cui la chiusura delle frontiere aeree e terrestri con i paesi membri, l'interdizione dei voli commerciali verso o dal Niger, la sospensione di tutte le transazioni commerciali e finanziarie tra gli Stati membri e il Niger e il congelamento delle risorse della Repubblica del Niger nelle banche centrali dei paesi CEDEAO. Inoltre, ha deciso il congelamento dei beni per i militari nigerini coinvolti nel colpo di Stato, i loro familiari e i civili che accettano di assumere incarichi nel governo militare.

Davide Fifaco