Foto: Reuters
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E' un successo l'allunaggio di Chandrayaan-3, che in hindi e sanscrito significa "veicolo lunare", la sonda indiana che per prima è riuscita ad arrivare sul polo sud della Luna. Per il gigante asiatico è un successo anche dopo il fallimento di un primo tentativo, quattro anni fa, ma soprattutto dopo il disastro di quello russo la settimana scorsa. L'India entra così nella storia con una missione considerata cruciale per l'esplorazione lunare e per la posizione del Paese come potenza spaziale. L'allunaggio della navicella Vikram ha fatto esplodere l'euforia della sala di controllo dell'Agenzia spaziale nazionale che è scoppiata in un fragoroso appaluso.

Il premier indiano, Narendra Modi ha seguito l'operazione con apprensione mentre si trova a Pretoria, in Sudafrica, per partecipare alla 15esima riunione annuale dei Brics ed è apparso sorridente mentre sventolava il tricolore nazionale. Un momento delicato per il suo Paese che tenta, insieme ai partner, di ritagliarsi un posto di primo piano tra gli emergenti, capitanati dalla Cina in un fronteggiamento del G7 e dell'Occidente.

"Questo successo appartiene a tutta l'umanità e aiuterà altre Paesi nel futuro" ha affermato Modi, "sono fiducioso che tutti i Paesi, compreso il sud del mondo, possano compiere simili missioni. Possiamo tutti aspirare alla Luna e oltre", ha proseguito il premier, celebrando una "giornata storica". Nei templi, nelle moschee e nelle chiese del Paese uomini e donne sono in preghiera e i bambini delle scuole hanno sventolato il tricolore indiano in segno di festa.

Chandrayaan era stata lanciata dal centro spaziale Satish Dhawan a Sriharikota, nello Stato indiano meridionale dell'Andhra Pradesh, il 14 luglio.