Foto: EPA
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Attualmente, nell'Oceano Indiano, si sta verificando una competizione militare tra l'India e la Cina. L'India sta concentrando la sua strategia sul potenziamento della sua flotta navale, pianificando l'acquisizione di una nuova portaerei. Questa nuova nave si aggiungerà alle due già operative, mentre l'India mira anche a integrare tre sottomarini a propulsione nucleare e sei sottomarini convenzionali, tutti di produzione nazionale. Questa espansione è parte della visione "autarchica" del primo ministro Narendra Modi, con l'obiettivo di raggiungere 175 navi da guerra entro il 2035. L'India prevede anche aumenti significativi in settori come aerei, elicotteri e droni. Questa iniziativa è una risposta diretta all'ampliamento della capacità navale cinese, con la Cina che ha piani ambiziosi per espandere ulteriormente la sua flotta. Questa corsa agli armamenti ha implicazioni geopolitiche globali e aumenta la tensione nell'Asia, con l'India che cerca di consolidare il suo ruolo di protagonista. Tuttavia, il budget per la difesa indiano è limitato dalla destinazione del 53% delle risorse al personale e alle pensioni, mentre la Cina continua ad aumentare le spese militari. Il bilancio di Pechino per la difesa nel 2023 prevede una spesa pari a circa 225 miliardi di dollari, superando la somma dei budget militari di 13 paesi nell'Indo-Pacifico, compresa l'India.

Corrado Cimador