Foto: Reuters
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Anche nella notte sono piovute bombe sulla Striscia di Gaza, che è ancora in attesa di altri attacchi da parte di Israele. Da Gaza però non si può fuggire, anche l'unico valico che collegava la Striscia con l'Egitto è chiuso a causa dei bombardamenti israeliani. Inoltre, secondo quanto riferito dall'esercito israeliano, sono stati identificati anche lanci di razzi dalla Siria contro Israele.
Il bilancio delle vittime è in continuo aumento: secondo gli ultimi aggiornamenti sono 1.200 i morti e più di 2.700 i feriti tra gli israeliani, 900 le vittime e 4.600 i feriti invece tra i palestinesi. Tra le vittime anche donne e bambini; tra i feriti figurano numerosi paramedici e giornalisti.
Nel sud di Israele, intanto, è atterrato il primo aereo con munizioni americane avanzate, destinate "a consentire attacchi significativi. Siamo grati per il sostegno americano e l'assistenza allo Stato di Israele", hanno detto le forze israeliane. Commentando quanto accade in Israele, il presidente statunitense, Joe Biden, ha definito gli attacchi di Hamas come "atti di pura malvagità". Ha poi nuovamente garantito che gli USA rimangono al fianco di Israele e che aiuteranno il Paese a difendersi dal terrorismo. La "sete di sangue" di Hamas "riporta alla mente le peggiori azioni dello Stato islamico e ricordi dolorosi di un millennio di antisemitismo e di genocidio degli ebrei", ha affermato.
Parlando in diretta TV dalla Casa Bianca, Biden ha poi smentito le dichiarazioni del portavoce del consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, secondo cui gli Stati Uniti avrebbero "intenzione di inviare soldati americani in Israele".
L'ONU al contempo hanno ammonito Israele: il diritto umanitario internazionale vieta l'assedio totale di Gaza, perché mette in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la sopravvivenza. Lo ha detto il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. "Le leggi di guerra devono essere rispettate", ha detto invece il capo degli affari umanitari dell'ONU, Martin Griffiths. "Durante le ostilità, i civili e le infrastrutture civili devono essere protetti, e gli aiuti umanitari, i servizi e le forniture vitali a Gaza non vanno bloccati", ha aggiunto.
Ieri, intanto, il governo di Lubiana, in una sessione per corrispondenza, ha deciso di destinare 150.000 euro all'Agenzia ONU per l'aiuto ai rifugiati palestinesi in Medioriente. L'esecutivo, al contempo, ha nuovamente condannato il "terrorismo e gli attacchi di Hamas", espresso solidarietà con Israele e chiesto la cessazione delle violenze e il rispetto del diritto umanitario.
La maggior parte dei ministri degli Esteri UE, nel corso di un incontro informale, si è impegnata per ulteriori aiuti alle autorità palestinesi. Lo ha fatto sapere l'alto rappresentante Ue, Josep Borrell. La gran parte degli stati membri ritiene che gli aiuti andrebbero aumentati, è comunque necessario fare distinzione tra le autorità palestinesi ed i terroristi di Hamas.