Foto: Reuters
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Si è conclusa con le tappe al Senato e alla Camera dove è stato ricevuto dai presidenti La Russa e Fontana, la visita di lavoro a Roma del premier Golob che in mattinata invece è stato a colloquio con l'omologa italiana Giorgia Meloni. Tra i due proficuo scambio di vedute sui principali temi dell'agenda bilaterale, europea ed internazionale. Soddisfatti del record nell' interscambio commerciale che nel 2022 ha registrato 14 miliardi di euro e della crescente interconnessione tra i due sistemi economici, evidenziati alcuni settori che potrebbero portare ad un rafforzamento della cooperazione: energia, infrastruttura e anche difesa. "Prioritario lavorare insieme per conferire rinnovata centralità anche internazionale, allo spazio geografico comune: l'Alto Adriatico", si è sentito dire a Roma, dove la Meloni ha sottolineato come "l'intensa crescita della collaborazione bilaterale trova nella collaborazione transfrontaliera un suo elemento qualificante". In questo contesto nominata più volte la designazione di Gorizia e Nova Gorica a capitale europea della cultura 2025 a conferma della vitalità e ricchezza di un territorio ma anche a testimonianza dell'interconnessione tra la popolazione dell'area.
Consapevoli delle difficoltà che la reintroduzione dei controlli ai confini provocano proprio alle comunità di frontiera, l'impegno è quello di ripristinare il regime ordinario appena le condizioni lo permetteranno. "Bisogna perseverare su Schengen che rappresenta una delle conquiste più straordinari", ha affermato la premier italiana aggiungendo che "per difendere lo spazio della libera circolazione interna è fondamentale continuare a lavorare sulla dimensione esterna". Un chiaro riferimento al controllo dei confini esterni dell'UE, quelli sulla rotta Balcanica, questione che la Meloni affronterà sicuramente nel corso della sua visita a Zagabria, in programma venerdì.
Totale convergenza di vedute su scottanti temi di attualità internazionale. Lubiana pronta a partecipare alle iniziative umanitarie dell'Italia in Medio Oriente, nominata la nave-ospedale italiana vicina alla Striscia di Gaza. C' è l'impegno ad arrivare ad una pace giusta per l'Ucraina mentre entrambi i paesi confermano la loro ormai storica mobilitazione per l'allargamento dell'Europa ai Balcani occidentali.
Ritornando ai temi bilaterali ampio spazio al tema delle rispettive minoranze quella italiana in Slovenia e quella slovena in Italia. "In passato fonte di conflitto, oggi esempio di convivenza va assegnato a loro il posto giusto, il ruolo giusto", ha detto Golob che si è dichiarato particolarmente soddisfatto delle assicurazioni circa l'aumento delle dotazioni per la componente slovena come pur della volontà a risolvere la questione della rappresentatività sia a livello regionale che nazionale. "Quello del seggio garantito in Parlamento sarà un percorso lungo ma è fattibile", ha fatto capire Golob mentre la Meloni ha sottolineato che "quello delle minoranze è un tema che sta a cuore ad entrambi, perciò, sull' argomento sarà mantenuto un costante canale di dialogo e un costante confronto costruttivo".

Lionella Pausin Acquavita