Foto: Reuters
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L'amicizia o per meglio dire la sintonia creatasi tra la Russia e la Corea del Nord sta facendo discutere e nascere nuove supposizioni da parte dell'Intelligence americana. Difatti, secondo loro, è proprio il Paese guidato dallo "zar" ad acquistare dalla Corea del Nord un numero sempre più grande di missili balistici per ampliare il suo arsenale a corto raggio. Gli USA hanno l'impressione se non la certezza che Mosca stia utilizzando missili e armi nordcoreane per attaccare l'Ucraina. Gli ennesimi attacchi al Paese occupato degli scorsi giorni hanno fatto sollevare nuove preoccupazioni da parte dell'Europa e degli Stati Uniti. D'altro canto, il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che un paio di giorni fa le sue difese aeree hanno abbattuto dieci missili ucraini lanciati all'indirizzo della Crimea e dieci sopra la città russa di Belgorod. La questione sulle armi nordcoreane verrà affrontata anche al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in quanto rappresenterebbe una violazione delle sanzioni ONU. "Si tratta di un'escalation significativa e preoccupante del sostegno della Corea del Nord alla Russia." ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale.

La Casa Bianca sostiene anche che i russi abbiano ricevuto dall'Iran centinaia di droni d'attacco unidirezionali e altri armamenti. Favori in cambio di favori, il patto tra Mosca e Pyongyang si fonderebbe sulla reciprocità: per i missili balistici il leader nord-coreano chiede in cambio aerei, veicoli blindati, missili terra-aria, attrezzature per la loro produzione e una serie di tecnologie avanzate. A ottobre, la Casa Bianca aveva anche parlato di più di mille container di dotazioni militari e munizioni, consegnate al Presidente Putin da parte del suo omologo. Gli americani supportano anche i dubbi e le perplessità della Corea del Sud: anche loro, infatti, sospettano di un numero considerevole di armi e granate inviate tra i due Paesi amici. Le loro relazioni, lo ricordiamo hanno radici storiche profonde. Risalgono infatti al 1948 durante la fondazione della Corea del Nord. Kim II sung, primo leader del Paese e defunto nonno di Kim Jong-un, fu insediato proprio dai funzionari sovietici, i quali hanno avuto per anni un ruolo fondamentale nell'aspetto economico del paese.