Foto: Reuters
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Il successo di William Lai, il cui vero nome è Lai Ching‑te, uno scettico nei confronti della Cina con un passato a sostegno dell'indipendenza, rischia di accendere nuove tensioni tra Pechino e Washington. Il candidato del Partito Progressista Democratico, già vicepresidente dell'Isola, si attesta attorno al 40,2%, mentre il principale avversario, Hou Yu-ih del Kuomintang, si ferma al 33,4%, ed ammette la sconfitta alle presidenziali di Taiwan, riconoscendo la vittoria di Lai.

"Questa sera abbiamo dimostrato al mondo quanto Taiwan abbia a cuore la sua democrazia. Voglio ringraziare il popolo taiwanese per aver scritto un nuovo capitolo nella nostra democrazia. Questo è il nostro impegno incrollabile" ha dichiarato Lai.

Hou, rappresentante del partito tradizionalmente vicino alle posizioni di Pechino, si è congratulato con Lai per la sua vittoria parlando a New Taipei, la più popolosa città di Taiwan di cui è sindaco in congedo elettorale.
Con commozione Hou si è "scusato per aver deluso gli elettori", promettendo di continuare il suo impegno politico.

Taiwan ha eletto quindi Lai alla massima leadership dell'isola per il prossimo quadriennio, scegliendo un uomo che Pechino ha etichettato come "istigatore di guerra" e un "piantagrane" per le sue posizioni indipendentiste.

Intanto i presidenti delle commissioni Esteri di Lituania, Lettonia ed Estonia si sono subito congratulati con Taiwan per aver dimostrato la buona salute e l'ottimo funzionamento del suo sistema democratico che, insieme ad un'economia di libero mercato e ad una società civile, la rende "un modello per l'Indo-Pacifico e una risorsa per il mondo", queste le parole usate nella nota.

Nella dichiarazione congiunta viene anche ricordato che Taiwan ed i Paesi Baltici sono uniti da una comune fiducia nella democrazia, nello stato di diritto e i nei diritti umani.
Apprezzamento viene, inoltre, espresso per il contributo di Taipei alla sicurezza ed alla ricostruzione dell'Ucraina e per il suo impegno a mantenere la stabilità nello stretto di Taiwan.

Davide Fifaco