Ormai fanno parte del paesaggio del borgo, parte integrante degli antichi edifici, e ricordano la storia e anche il linguaggio di Contovello.
Le targhe in pietra bianca con gli antichi toponimi del borgo del carso, realizzate dallo scultore Robin Soave, erano state collocate nel 2013 per celebrare i 600 anni del paese.

Come ci racconta Pavel Križman, insegnante, “Contovello è uno dei pochi paesi di cui si conosce esattamente la data di fondazione, il 30 luglio del 1413, e nel 2013 abbiamo organizzato una serie di attività per celebrare l’evento e anche la collocazione delle targhe con gli antichi nomi dei luoghi, così come venivano chiamati nello sloveno parlato dagli abitanti del paese”.
Le targhe riportano, e ricordano, quindi, non i nomi delle vie, ma gli antichi termini con cui venivano indicate, e vengono indicate tutt’ora, le varie zone del paese, con qualche licenza sulla grafica per rispettare la pronuncia del dialetto locale: “Ulca”, “Klanc” Križəc” e così via.
“Abbiamo voluto queste targhe per fissare il ricordo degli antichi termini nel dialetto sloveno del paese – racconta Križman -, anche alla luce del fatto che si sta spopolando e che sempre meno persone parlano come gli anziani. Le targhe con i toponimi, una ventina, sono state collocate in vari luoghi del borgo, con nomi e termini che in parte in paese usiamo ancora oggi”.

Non c’è stata, racconta, alcuna critica o polemica sul fatto che non ci sia la traduzione in italiano, anche perché si tratta di termini spesso dilettali, storici, usati solo nel paese, e che non indicano nomi di vie specifiche, ma luoghi. I problemi invece sono stati burocratici: “La procedura per la collocazione è stata complessa, perché abbiamo dovuto presentare le pratiche come se ci fossero dei cambiamenti strutturali: i proprietari degli edifici su cui sono state apposte hanno dovuto fare fino a 25 firme sulle pratiche” anche se erano perfettamente d’accordo.
Niente polemiche dunque, tranne forse quelle al bar: non tutti i paesani infatti erano d’accordo sull’ortografia, la dizione o gli accenti degli antichi nomi, e dopo la collocazione, le discussioni su nomi, pronunce e termini hanno animato a lungo i bar del borgo del Carso triestino.

Alessandro Martegani