Foto: Reuters
Foto: Reuters

Una vittoria simbolica quella ottenuta da Nikki Haley, con il 62,8% delle preferenze, rispetto all'ex presidente della Casa Bianca che si è fermato al 33,3%. Il tycoon è evidentemente non amato dai 22mila elettori repubblicani registrati a Washington, infatti nel 2020 vinse, ma senza rivali, mentre nel 2016 arrivò terzo. Il primo successo dell'ex governatrice della Carolina del Sud però era previsto, quasi dato per scontato, proprio per l'impopolarità del suo rivale. Haley al momento si trova a quota 43 delegati contro i 244 di Trump, il quale si è già imposto nei partiti in Iowa e Michigan, oltre alle primarie in Carolina del Sud. Non è mancato il commento da parte del tycoon circa la vicenda: in un post sul suo social media Truth si è riferito all'ex governatrice con l'espressione "cervello di gallina". "Mi sono tenuto volutamente alla larga da Washington, la palude, con pochissimi delegati e nessun vantaggio. Cervello di gallina ha speso lì tutto il suo tempo, il suo denaro e i suoi sforzi" ha scritto Trump, aggiungendo che i numeri grandi arriveranno nel Super Tuesday. Nel frattempo, la Corte suprema degli Stati Uniti ha annunciato che oggi emetterà alcune sentenze, tra le quali potrebbe esserci la tanto attesa decisione sull'esclusione di Donald Trump dalle primarie in Colorado.

B.Ž.