Foto: Shutterstock
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Lunedì scorso, al termine della partita nel campo di San Canzian d’Isonzo, terminata con la vittoria 3-0 del Vesna, dei giocatori e l’allenatore di quest’ultima sono stati insultati dalla squadra avversaria, perché appartenenti alla minoranza slovena. Episodio che ha interessato diverse volte la storica società di calcio di Santa Croce, che questa volta ha deciso di alzare la voce e denunciare l’accaduto alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. A riguardo ne abbiamo parlato con Nataša Sedmak, responsabile del settore giovanile del Vesna, che ha commentato la vicenda. “Questi episodi si verificano sempre, ma la nostra idea è che siamo nel 2024 ed è tempo di agire in modo concreto. Nel caso uno dei nostri ragazzi venga offeso da un avversario, che chiaramente lo fa lontano dalle orecchie dell’arbitro, cosa dobbiamo fare? Si sono abituati a dire “questo mi offende allora vado dall’arbitro e glielo dico” ma questo dice di non averlo sentito, ed è realmente così. Ma questa non può essere una soluzione. D’ora in poi, alla prima offesa di questo tipo, i nostri ragazzi usciranno dal campo, al momento è l’unica cosa che possiamo fare per evidenziare questo problema. Un problema che va avanti da anni basta parlare con i giocatori più anziani. La partita di lunedì è stata la ciliegina sulla torta che ci ha fatto riflettere e dire basta.”

Un riscontro alla segnalazione del Vesna arriverà lunedì prossimo, giornata in cui è prevista una riunione relativa ai settori giovanili nella sede della federazione a Palmanova.

B.Ž.