Foto: BoBo
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Cresce il disagio giovanile. Ansia, aggressività, bullismo, cyberbullismo, atti di autolesionismo, una ricerca medica internazionale ha rilevato che un adolescente su 4 ha i sintomi clinici di depressione e uno su 5 mostra segni di un disturbo d'ansia. Un fenomeno in crescita, che è praticamente raddoppiato dopo la pandemia, che ha avuto conseguenze molto pesanti sullo stato psicologico degli adolescenti.

Preoccupano fortemente gli ultimi atti di violenza giovanile che si sono susseguiti negli ultimi giorni nella nostra regione. A partire da quello eclatante avvenuto alla scuola elementare di Šmarje-Monte di Capodistria dove un alunno ha aggredito un compagno di classe, ferendolo alla testa con un martello. Qualche giorno prima alcuni alunni avrebbero ricevuto un messaggio in cui l'aggressore esprimeva l'intenzione di ucciderli tutti. Adesso altri tre casi seguiti dalla criminalpol capodistriana, tra cui quello di un alunno della sesta classe della scuola elementare Srečko Kosovel di Sesana che lunedì scorso ha portato a scuola un coltello, che fortunatamente non ha usato, perchè esasperato dalle offese e dagli attacchi dei compagni anche in rete.

I ragazzi sono spaesati, insicuri, hanno perso il senso della sicurezza, rileva Vesna Starman direttrice del Centro di consulenza per bambini, adolescenti e genitori di Capodistria, che a Šmarje ha orgazzato una serie di incontri laboratori con i ragazzi dove sono emerse la paura di uscire, la rabbia e la tristezza, è necessario far esprimere loro le proprie emozioni, ristabilire un certo equilibrio emotivo, aggiunge. Incontri simili verranno organizzati, rileva la direttrice, anche per gli insegnanti e i genitori. Secondo i dati della Direzione di polizia di Capodistria i casi di violenza giovanile nelle scuole lo scorso anno sono aumentati del 40% rispetto al 2021. (ld)