Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Siamo in ritardo di 5 anni rispetto al primo progetto di ricostruzione della viabile ha detto la ccordinatrice dell'iniziativa civica Jasna Arko, stiamo facendo i compiti a casa del governo e soprattutto della DARS, la società delle strade e autostrade slovene, che a suo dire starebbe volutamente rallentando il progetto dando precedenza ad altre viabili a livello nazionale. Arko ha aggiunto che la ministra delle infrastrutture Alenka Bratušek avrebbe assicurato ai promotori che la nuova strada si farà, è questione di tempo e soprattutto di denaro. Per la realizzazione di circa 3 chilometri di strada, comprendente sottopassaggi, sopraelevate, nuove corsie per il traffico intransito e una nuova rotatoria all'altezza dell' incrocio semaforizzato dell'Inde, ci vorrebbero circa 12 milioni di euro.

La realizzazione è prevista in 3 fasi, la prima a detta di Arko è quella più problematica perchè è di pertinenza della DARS, l'allacciamento con la strada a scorrimento veloce, e loro stanno tergiversando. Le altre sono di pertinenza del comune città di Capodistria che sta portando avanti regolarmente i propri impegni. Se ci sarà volontà politica ha detto Jasna Arko il bando per l'assegnazione dell'appalto potrebbe venir pubblicato a gennaio 2024 e l'inizio dei lavoru fissato per la fine della stagione turistica '24. E' tutta una questione di tempi ha confermato Žarko Pregelj, già segretario di stato alle infastrutture. In attesa della nuova strada a scorrimentoveloce fino al confine con la Croazia, la variante definitiva non è stata ancora accolta, ha detto, ci vorranno almeno 10 anni, nel frattempo è più che urgente risolvere la viabilità che porta verso Dragogna con il passaggio dalla strada di Smarje che anche in questa stagione turistica si è dimostrata insufficente a reggere il numero di auto in transito, oltre al traffico locale. La variante proposta è un'ottima soluzione per sgravare le viabili locali, ulteriori ritardi arrecherebbero unicamente danni alla stato, alla comunità locale e non ultimo ai cittadini, hanno rilevato dall'Iniziativa civica.