Immenso cordoglio nel mondo della musica italiana, che perde un altro dei suoi grandi protagonisti a causa del virus. Con Raoul Casadei se ne va il simbolo di un genere musicale molto amato in tutta Italia e all'estero, di cui la canzone "Romagna mia" è una bandiera, sinonimo di allegria e gioia di vivere assieme alle tante canzoni proposte dall'Orchestra Casadei, un cavallo di battaglia anche della nostra emittente. Appassionato alla musica a soli sedici anni, quando lo zio Secondo, direttore della più famosa orchestra di liscio romagnolo, fondata nel 1928, gli aveva regalato una chitarra. Alla fine degli anni '50 i suoi primi spettacoli nell'Orchestra Casadei che dagli anni 60 diffonde la musica da ballo romagnola in tutta l'Italia e all'estero eseguendo più di 365 concerti all'anno. Nel 1971, dopo la morte dello zio Secondo, aveva preso in mano la conduzione dell'orchestra. “Ciao Mare”, “Simpatia”, “La mazurka di periferia”, “Romagna e Sangiovese”, “Romagna Capitale”, “Tavola grande” i suoi più grandi successi, regolarmente in scaletta anche a Radio Capodistria dopo l'accordo di collaborazione con la famiglia Casadei raggiunto in quegli anni dall'allora direttore Mario Abram. Una sinergia importante che aveva contributo alla massima diffusione del genere musicale e alla popolarità, soprattutto in Emilia-Romagna, della nostra emittente, grazie alla trasmissione “Musica per voi” e numerose altre dedicate a questo genere musicale. È davvero grande in questo triste momento la commozione del mondo della musica, della cultura e anche della politica in Italia per la perdita di Raoul Casadei, lo straordinario autore e interprete che ha saputo coniugare tradizione e innovazione in un percorso di grande qualità artistica.

Miro Dellore

Foto: MMC RTV SLO/ANSA
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