Il Ministro degli esteri Anže Logar ha parlato in videoconferenza con i colleghi austriaci, ungheresi, italiani e croati sugli interventi congiunti da attuare per limitare il diffondersi del coronavirus. I Ministri hanno sottolineato l’importanza di agire a livello Ue e coordinare le azioni che riguardano i valichi confinari. Logar ha già ribadito che il transito Tir fondamentale per il trasporto del materiale sanitario e per l’economia, proseguirà. Per quanto riguarda il movimento delle persone, i Ministri si dicono d’accordo nel garantire il rimpatrio nel paese d’origine ovvero di residenza. Le misure si rendono necessarie, lo ha spiegato Jelko Kacin a capo dello staff governativo anti-coronavirus, in quanto le persone contagiate sono di gran lunga superiori a quelle che pensiamo. La situazione è seria e le persone devono rispettare le indicazioni, ha detto Kacin. Il divieto di assembramento di più di cinque persone in qualsiasi luogo pubblico è importante in questo momento. Chi non rispetterà tale disposizione andrà incontro a sanzioni ha spiegato il Ministro dell’interno Hojs. Previste comunque alcune eccezioni. Hojs ha inoltre annunciato che proporrà di concedere alle forze armate autorizzazioni straordinarie per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Novità anche per gli orari di apertura dei negozi con generi alimentari, centri commerciali compresi, che forniscono generi di prima necessità. Potranno essere aperti almeno dalle 8 e almeno fino alle 20. Tra le 8 e le 10 la precedenza verrà data per gli acquisti e gli ingressi nei centri ai gruppi socialmente più deboli ed esposti, tra cui diversamente abili, pensionati e donne in gravidanza. Domeniche e festivi negozi chiusi ad eccezione di distributori di carburante e farmacie. Bojana Beović del team governativo anticoronavirus, ha precisato che attualmente il numero dei ricovererai è di 40, si tratta di persone che avevano contratto il virus in precedenza e il cui quadro clinico è andato peggiorando. Quando l’emergenza raggiungerà il picco verranno impegnati in prima linea il Centro Clinico di Lubiana, di Maribor, la Clinica per le malattie respiratorie di Golnik e man mano i restanti ospedale del paese.


Dionizij Botter

Foto: MMC RTV SLO
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