Miro Cerar Foto: BoBo
Miro Cerar Foto: BoBo

"Sono convinto che l'SMC potrà ricoprire un ruolo guida anche dopo le elezioni del 3 giugno". Cosi il presidente del partito e premier dimissionario, Miro Cerar, presentando la campagna per le anticipate. "Mi rendo conto che il futuro esecutivo sarà una coalizione; per tale motivo è giusto che le forze politiche in corsa per l'appuntamento con le urne si confrontino fin da adesso". Cerar ha detto di aver già parlato con il presidente di Slovenia Positiva, Zoran Janković, circa una possibile collaborazione. Il sindaco di Lubiana, lo ricorderemo, si era imposto con la sua formazione alle elezioni anticipate del dicembre 2011, ma poi non era riuscito a formare un governo, pur avendo ricevuto il mandato dall'allora presidente Türk. Contrasti interni avevano poi portato in pratica alla scomparsa del partito dalla scena politica. Ora Janković non ha ancora confermato ufficialmente una nuova discesa in campo. L'SMC si presenterà alle elezioni da solo, senza apparentamenti con altre forze politiche. La lista comprende 87 candidati, 37 sono donne. Vi figurano deputati uscenti, funzionari dei comitati locali di partito e volti nuovi. Cerar è tornato a difendere i risultati conseguiti dal governo uscente con il ruolo avuto dall'SMC. Per quanto riguarda le recenti defezioni dal partito, ultime in ordine di tempo quelle di Branko Zorman e Bojan Kranjc, Cerar ha spiegato che spesso qualcuno si sente colpito, poi però reagisce in maniera esagerata. Secondo Cerar, Zorman se ne è andato per non essere stato inserito nella lista dei candidati, Kranjc invece non era soddisfatto del distretto elettorale in cui era stato evidenziato. Ha poi smentito gli appunti secondo cui avrebbe esercitato pressioni sui deputati dell'SMC affinchè votassero contro le modifiche alla legge sul gioco d'azzardo, documento che in effetti è stato affossato in Parlamento; era stato proposto proprio da Zorman.