Foto: Pixabay
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Un incontro positivo e costruttivo ha visto il Presidente del Consiglio di Stato, Marko Lotrič, sottolineare come le professioni del futuro stiano emergendo nel presente e come la preparazione attuale determinerà chi le eserciterà. Egli ha affermato che un'economia solida richiede un investimento imprescindibile nella conoscenza, raggiungibile attraverso una maggiore sinergia tra il sistema educativo e il mondo del lavoro. A presenziare anche il Ministro dell'Istruzione superiore Igor Papič, il quale ha evidenziato che la questione non si limita al solo sistema educativo, ma concerne l'acquisizione di competenze specifiche per settori mirati, distinguendo tra formazione di base e specializzazione. Ha auspicato una collaborazione tra esperti di diverse discipline per affrontare le sfide future. Il Ministro del Lavoro, Luka Mesec, ha invece posto l'accento sulla progressiva rilevanza dell'intelligenza artificiale, illustrando come questa incida sull'occupazione sia in termini di opportunità che di criticità, sollecitando l'adattabilità e la formazione permanente quali strategie efficaci. Parallelamente, è stata ribadita la centralità dell'interazione umana. Altri rappresentanti nei diversi settori hanno garantito il loro impegno nel fornire ai giovani i requisiti necessari attraverso la riforma dei programmi formativi: esponenti di spicco dell’università del Litorale hanno sottolineato la necessità per gli atenei di anticipare le tendenze lavorative, pur riconoscendo l'importanza delle professioni basate sul contatto umano. Infine, il Segretario della Confederazione dei Sindacati sloveno, Andrej Zorko ha segnalato una mancanza di attenzione verso le competenze per il mantenimento dell'impiego, suggerendo un accordo tra le parti sociali per incentivare la formazione continua aziendale.

Alessia Mitar