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Al governo Geder chiede un aumento del budget destinato alla Difesa. "Per ottimizzare le capacità delle forze armate avremmo bisogno di altri 1200 militari" ha detto. Fino a quando questo non sarà possibile, l'esercito potrebbe richiamare gli effettivi della riserva. Quanto alla non idoneità dei soldati sloveni rilevata recentemente nell'ambito di un'esercitazione Nato, Geder si dice fiducioso sul fatto che una prossima valutazione sarà positiva e che la Slovenia potrà continuare a inviare propri contingenti nelle missioni all'estero. Sul tema è intervenuto anche il Capo dello stato, Borut Pahor. Di fronte al Parlamento il presidente ha detto che il sistema di sicurezza nazionale va aggiornato, anche attraverso l'approvazione di una Legge sul finanziamento a lungo termine delle forze armate. Nel corso della seduta straordinaria della Camera di stato, convocata proprio per discutere della crisi delle forze armate, la maggioranza dei deputati ha respinto le raccomandazioni proposte dall'opposizione di centro-destra: togliere l'esercito dal sistema salariale stabilito per tutto il settore pubblico e aumenti immediati in busta paga del 30 per cento. "Bisogna correre ai ripari, ma seguendo una strategia lineare a lungo termine - ha commentato il Ministro alla difesa Andreja Katič - "niente scorciatoie che minerebbero il quadro finanziario del Paese". L'indipendente Bojan Dobovšek ha ricordato che la membership nella Nato impone degli obblighi che la Slovenia non sta rispettando. "Più soldi subito alle forze armate: per rafforzare la sicurezza, far fronte alla carenza di giovani interessati alla carriera militare. Migliorare la reputazione in Europa della Difesa slovena - ha concluso il parlamentare - favorirà il Paese anche nella soluzione di altre questioni. Comprese quelle aperte con la Croazia".