Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

ha voluto oggi intervenire per rispondere alle accuse mossegli da più parti in questi giorni.

Per prima cosa ha smentito che durante la campagna elettorale in corso per la Presidenza dell'Unione Italiana "sarebbe intervenuto a Pola per creare una lista di candidati per l'assemblea della UI", aggiungendo di considerare invece "preoccupante ciò che è emerso dalla riunione della Giunta esecutiva della Comunità degli italiani di Pola, dove inizialmente ci sarebbe stato un piano coordinato, affinché nessuno si candidasse o proponesse una lista".

"Siamo in Corea del Nord o in un paese nel quale si candida chi vuole?", ha chiesto retoricamente Tremul.

È passato poi ad affrontare alcuni temi sollevati da Alberto Scheriani negli ultimi giorni, parte dei quali lo hanno visto coinvolto anche in prima persona. "Per prima cosa", ha precisato il Presidente della Giunta esecutiva, "in campagna elettorale io non ho mai parlato male né di lui né delle Can"; ed anche in questa occasione Tremul ha voluto sottolineare che il suo non vuole essere un attacco ad personam ma una risposta ad alcune affermazioni ed atteggiamenti del Presidente della Can costiera.

Tremul è tornato sulla campagna elettorale ribadendo che secondo lui è "legittimo che ognuno appoggi chi vuole", ritenendo, però, "sbagliato che non lo si faccia apertamente", ma utilizzando sotterfugi.

"Felice Žiža ha dichiarato in un'intervista post elettorale di aver goduto del sostegno elettorale delle 5 Can. Non capisco allora perché Onelio Bernetič che tanto si è indignato per l'appoggio datomi privatamente dalla Presidente della CI di Pirano Manuela Rojec, non sia anche in questo caso intervenuto stigmatizzando l'accaduto".

Tremul ha poi ricordato di non aver fatto pressioni per fare incontri nelle Comunità da solo, né mandato messaggi o telefonato agli elettori, rivendicando inoltre l'originalità del suo programma elettorale: "Io non ho copiato nulla e non ho parlato di cose locali, ma mi sono concentrato su cosa avrei potuto fare a Lubiana se fossi stato eletto".

Il Presidente della Giunta esecutiva dell'Unione italiana ha rigettato anche le critiche di Scheriani di aver omesso strumentalmente il ruolo della Can costiera in tutta una serie di progetti dei quali Tremul avrebbe riferito in campagna elettorale. "Basta andare a vedere sui miei social dove sono pubblicati una serie di documenti che citano ampiamente la Can costiera", aggiungendo però che "per quanto riguarda l'incubatore di Santa Lucia e il restauro della Casa bruciata a Capodistria, la Can costiera, è intervenuta con finanziamenti (per i quali ringrazia ampiamente), ma che le idee e il lavoro sono tutte frutto dell'Unione italiana, e quindi nessuno si è appropriato del lavoro di altri".

"Io non ho mai affermato che non mi sarei candidato a Presidente dell'Unione italiana", ha chiarito Tremul. "Lo stesso Scheriani ha auspicato una mia candidatura alla Presidenza dell'UI nella famosa riunione dello scorso marzo indetta dalla costiera, nella quale lui stesso ha chiesto ad ognuno dei presenti l'appoggio per il suo terzo mandato consecutivo come Presidente della Can costiera".

"Ringrazio la Can costiera che mi ha mandato una lettera in cui esprime apprezzamento per il mio lavoro nel Consiglio di programma, ma visto che io ho presentato un programma diverso sulla RTV rispetto a quello del candidato eletto, ho pensato fosse giusto dimettermi dal Consiglio di programma", ricordando il ruolo svolto dall'Unione italiana per il reperimento dei fondi per il satellite e per l'app-4d .

Per quanto riguarda le affermazioni di Scheriani sulla libertà di stampa, Tremul ha detto che rimane della sua opinione che "un giornalista ha il diritto di fare la domanda che vuole". "Noi siamo persone pubbliche e da personaggi pubblici dobbiamo accettare qualsiasi domanda", ha precisato aggiungendo che "la cartina di tornasole sulla libertà di stampa saranno le prossime amministrative".

Bisognerà infatti vedere secondo Tremul "se anche in quest'occasione i media CNI seguiranno la campagna con la stessa attenzione e lo stesso approccio tipico del giornalismo di inchiesta, autonomo; che sottopone le questioni ai lettori e li stimola alla riflessione come è stato fatto sia per le elezioni nazionali in Slovenia sia per le regionali del FVG o se si ritornerà a uno stile già ampiamente noto; e se Stefano Lusa potrà continuare o meno a seguire o scrivere di questa campagna come ha fatto per le politiche o meno". "Allora", ha chiosato sul tema, "conosceremo quale sarà stata la portata e le eventuali conseguenze, di alcune dichiarazioni!".

Tremul ha poi concluso parlando dell'utilizzo che fa della sua pagina Facebook, che in quanto privata non dovrebbe essere oggetto di dibattito sulla scelta delle foto da mettere; dicendo, infine, di volere chiudere qui la polemica e invitando Scheriani a trovarsi per "chiarire e chiudere la fase elettorale e cominciare una fase di collaborazione concreta".

Barbara Costamagna