Completata, con la nomina dei vicesindaci, la squadra del sindaco di Capodistria Aleš Bržan. Il primo cittadino ha affidato l'incarico a Jasna Softič (unico vicesindaco a tempo pieno con delega allo sviluppo e giovani), Olga Franca (delega allo sviluppo dell'entroterra, sanità e sociale), Patrik Peroša (delega allo sport) e a Mario Steffè in qualità di vicesindaco italiano. Bržan ha presentato inoltre la proposta di bilancio per il 2019, che verrà discussa giovedi dal consiglio comunale. Invariati i mezzi per la comunità nazionale italiana.

Il sindaco di Capodistria Aleš Bržan ha finalmente sciolto le riserve, annunciando i nomi dei vicesindaci che lo affiancheranno in questo mandato. Mario Steffè, coordinatore della CAN di Capodistria nonchè presidente della locale comunità degli italiani, sarà quindi il nuovo vicesindaco italiano, e succede ad Alberto Scheriani per diversi mandati al fianco dell'ex sindaco Boris Popovič.

"Si, ho scelto Mario Steffè come vicesindaco - ha ribadito ai nostri microfoni Bržan - ci siamo visti più volte, ne abbiamo parlato più volte, io ho sempre messo le carte in tavola con tutti i miei pensieri con tutti i miei ripensamenti, già da un paio di settimane che sono informati che la mia scelta è verso Mario Steffè."

La CAN di Capodistria aveva proposto Alberto Scheriani. Come saranno adesso i rapporti con la CNI?

"I rapporti sono buoni e buoni rimarranno, sicuramente. Tutti e tre i candidati, i consiglieri comunali al seggio specifico erano più che adeguati a fare il vicesindaco, però bisognava sceglierne uno e io ho scelto."

Bržan, affiancato da Vilma Milunovič capo dell'Ufficio finanze, ha presentato la proposta di bilancio per il 2019, che pesa poco meno di 70 milioni di euro, che dovrebbe venir accolto con procedura d'urgenza questo giovedì visto che il comune sta operando a dodicesimi e questo fatto sta ostacolando il normale funzionamento e finanziamento delle attività comunali. E' un buon documento, che poggia su basi reali, ha rilevato Bržan, che guarda allo sviluppo della municipalità, che resta comunque tra le più indebitate del paese, alla progettazione territoriale, alla cultura, ai giovani al sociale. "Credo che nel 2019 si faranno tante cose - ancora il sindaco - chiaramente non si vedranno tutte le cose che si sono viste l'anno passato, però verranno risolti in gran parte i problemi più piccoli e credo sia questo un grande passo in avanti. La gente in fin dei conti non vive guardando solo grandi progetti ma anche vivendo in un comune che deve funzionare."

Per quanto riguarda i mezzi destinati alla comunità nazionale italiana, restano più o meno invariati rispetto lo scorso anno?

"I mezzi restano uguali, l'unica differenza sono 12 mila euro di investimenti in meno; dopo che ne abbiamo parlato hanno deciso loro di rinviare ancora di un anno la richiesta."

Tra le altre cose il sindaco Bržan ha detto che il comune non intende vendere palazzo Vianello, storica sede del Consolato generale d'Italia a Capodistria, la sede diplomatica resterà quindi al suo posto. E' l'unica cosa sensata, ha commentato. (ld)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria