Conoscere più da vicino la componente italiana che vive in Slovenia, sentire le difficoltà e capirne le esigenze ha affermato la presidente della Commissione Marta Grande dopo aver ascoltato attentamente- assieme al collega Filippo Giuseppe Perconti, pure lui del Movimento 5 stelle- le informazioni sulla struttura del nostro gruppo nazionale, sulle competenze degli organismi rappresentativi a tutti i livelli, sull’ attività di enti ed istituzioni fornite dal presidente del Consiglio della Comunità autogestita costiera della nazionalità italiana, Alberto Scheriani.

Dopo Scheriani il deputato al seggio specifico al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža ha focalizzato l’attenzione su tre problemi concreti che investono il mondo minoritario ed il territorio in genere. “In primo luogo, la questione della ricezione satellitare dei programmi italiani di Radio e Tv Capodistria ed il problema del reperimento dei fondi necessari a garantire la visione anche nell’ Istria croata ed in Italia. Poi c’ è la questione legata alle difficoltà nell’ ottenimento dell’equipollenza dei titoli di studio per i connazionali che ottengono la laurea in Italia e quindi si impiegano nelle nostre istituzioni, specie scolastiche” ha raccontato Žiža che come terzo problema ha segnalato il pagamento del bollino autostradale nel tratto Capodistria-Trieste. ”Siamo contrari alla “vignetta” e auspichiamo il rispetto degli Accordi di Osimo in base ai quali la circolazione nell’ area dovrebbe essere libera” ha fatto capire il deputato al seggio specifico.

Il presidente dell’Unione italiana, Maurizio Tremul ha voluto invece ringraziare la Commissione esteri che lo scorso fine dicembre si è prodigata molto per il rifinanziamento della 73/01 ed ha auspicato che faccia lo stesso nel percorso di elaborazione di una Legge di interesse che sancisca l’interesse dell’Italia nei confronti della nostra minoranza e del mantenimento della lingua e cultura italiane in queste terre. “Chiediamo all’ Italia di vigilare sul rispetto e l’attuazione dei nostri diritti” ha detto ancora il presidente UI. “Fondamentale che noi si faccia il nostro lavoro a livello locale con il controllo dell’applicazione dei diritti e segnalazione delle violazioni ma è anche giusto che lo stato sloveno e croato sappiano che abbiamo dietro una Nazione madre che è attenta e controlla se e come questo stato attua i diritti. In questo modo saremo sicuramente più efficaci” ha concluso Tremul.

“Devo dire che è stato un incontro particolarmente interessante. Sono contenta che la Camera dei deputati abbia incontrato i connazionali che vivono in Slovenia e volendo riprendere le parole del mio collega dico che non sembra neanche di essere fuori dai nostri confini eravamo e siamo effettivamente in un contesto del tutto italiano” ha detto invece Marta Grande e ha aggiunto “ ci siamo capiti, ci siamo raccontati e abbiamo avuto visione dell’ eccellente lavoro portato avanti dalla nostra minoranza nel mantenimento della lingua e della cultura italiane in queste terre. Anche perciò comprendiamo bene le esigenze e le necessità che ci sono state fatte presenti e che cercheremo di risolvere in tempi brevi”.
Per quanto riguarda la Legge d’ interesse permanente la Grande ha affermato “credo che non ci siamo problemi rispetto all’ ipotesi di poterla portare avanti; dobbiamo capire come strutturare la proposta. Devo dire che nel rifinanziamento della 73/01 le proposte sono arrivate da tutti i partiti politici quindi non c’è stata una formazione che si sia tirata indietro dall’ appoggiare questa richiesta legittima e giusta. Ora bisogna strutturarla in un altro modo e per questo serve un certo tipo di lavoro che porteremo avanti sicuramente con il MAE e vedremo quali sono i risultati che riusciremo concretamente a ottenere”.

Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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