Diversi attivisti, sostenitori e la deputata della Sinistra Violeta Tomič e il deputato del Bundestag Andrej Konstantin Hunko membro del Die Linke, entrambi membri del Consiglio d’Europa, hanno espresso a voce alta il loro disappunto per l'incarcerazione dell'attivista politico Ismet Kilic. Questi al rientro dalle ferie in Croazia è stato arrestato al confine sloveno-croato alla presenza di sua moglie e dei suoi figli e poi incarcerato a Capodistria. Kilic cittadino tedesco in quanto ha ottenuto asilo politico è stato condannato in contumacia da parte turca, per aver partecipato a numerose proteste antigovernative e per le continue critiche indirizzate al regime. Lo hanno spiegano gli attivisti del Movimento per lo sviluppo sostenibile. Essendo cittadino tedesco il mandato di cattura internazionale, spiegano sempre gli attivisti, non avrebbe dovuto limitare la sua libertà di movimento. Andrej Konstantin Hunko ha detto che questo caso è scandaloso, la Turchia ha sfruttato evidentemente una lacuna dell’Interpol, di casi simili ce ne sono stati numerosi, ma sono stati tutti risolti in un breve lasso di tempo. Kilic 25 anni fa’ faceva il fiduciario sindacali e faceva del volantinaggio criticando il regime turco e la guerra condotta contro i curdi poi ha deciso di richiedere l’asilo politico in Germania, poi anche ottenuto dice sempre Hunko. Da segnare che l’Interpol ha revocato il mandato di cattura il 7 di settembre, ma Kilic è tuttora in carcere. Ho visto un uomo provato e dimagrito, ha detto invece la Tomić. Non si tratta di un criminale ma di un sindacalista. Questo caso potrebbe costare caro alla Slovenia, dice inoltre la Tomić per la violazione dei diritti umani. Secondo Lara Jankovič del Movimento per lo sviluppo sostenibile la giustizia slovena sta violando i diritti umani, mentre i tribunali preposti continuano a temporeggiare. Presente anche la moglie di Kilic preoccupata di un eventuale estradizione ha affermato che suo marito è politicamente perseguitato.


Dionizij Botter

 Foto: BoBo
Foto: BoBo