Atmosfera infuocata con toni incivili e vergognosi al Sabor che - con 72 voti a favore, 24 contrari e 4 astenuti - ha accolto la Legge sul censimento. Tra i contrari i deputati dell’opposizione molti dei quali però non hanno partecipato al voto e tutti e 8 i deputati delle comunità nazionali -insoddisfatti questi ultimi- per l’essersi visti respingere due emendamenti ovvero l’introduzione della doppia madrelingua e la presenza tra i rilevatori di appartenenti alle etnie nei cosiddetti territori misti. Richieste che il governo aveva bocciato già la scorsa settimana quando era slittata ad oggi, pure la votazione in Parlamento. Particolarmente fastidiosa all’ esecutivo Plenković e al suo HDZ ma anche ad altre forze di centro-destra, la richiesta di permettere a chi lo richiedesse di dichiarare non una soltanto, bensì due madrelingue. Richiesta che l’opposizione -con Sovranisti croati e Most in testa- ha sfruttato per attaccare ancora una volta l’esecutivo ma anche i deputati etnici che appoggiano la maggioranza. Presi di mira in modo particolare il rappresentante della minoranza italiana, Furio Radin e quello della comunità serba Milorad Pupovac. Intanto qualche assicurazione è arrivata sul fronte dei rilevatori. Il presidente del club parlamentare dell’HDZ, Branko Bačić, che in questi giorni è stato impegnato in un’intensa campagna di mediazione ha affermato che nei territori dove vivono le minoranze nei team di intervistatori ci saranno pure appartenenti alle etnie. Un’indicazione in questo senso partirà già nei prossimi giorni all’ Istituto nazionale di statistica che effettuerà il censimento nel 2021.

(lpa)

Sabor Foto: Reuters
Sabor Foto: Reuters