Al termine della riunione, il capo del governo ha dichiarato: “siamo in grado di fermare il virus, lo abbiamo già dimostrato in primavera. Il quesito che ci dobbiamo porre in questo momento è quale prezzo dovremo pagare per riuscirci. Ciò non dipende dal governo, che ha adottato provvedimenti sufficienti e adeguati, ma dal loro rispetto da parte dei cittadini. Il consiglio per la sicurezza nazionale ha valutato che siamo ad un punto di svolta, quando possiamo ancora fermare l'estendersi dei contagi con provvedimenti non eccessivamente rigidi, in modo da non incidere troppo sulla vita pubblica e sull'economia, evitando quindi di pagare un prezzo molto alto, come successo invece in primavera con il lockdown”. Per tale motivo Janša è tornato ad appellarsi al senso di responsabilità dei cittadini, affinché rispettino rigorosamente gli ultimi provvedimenti adottati per contrastare l'epidemia. “Da ciò dipenderà il successo o meno delle misure”, ha avvertito il premier; “c’è un dato di fatto”, ha spiegato, “il 5 percento della popolazione non rispetta le misure, vanificando così la loro efficacia e rende inutile il comportamento responsabile dell'altro 95 percento”. Ha poi ribadito che non esistono divergenze tra governo ed esperti sulle misure in vigore, giudicate adeguate ed equilibrate. Il presidente della repubblica, Borut Pahor, arrivando alla riunione del consiglio si è detto ottimista in merito alle capacità della Slovenia di affrontare con successo la crisi sanitaria determinata dall'emergenza. Secondo il capo dello stato, il paese ha dimostrato di essere in grado di adeguarsi a condizioni di straordinarietà; “ciò deve incoraggiare; assieme riusciremo ad avere la meglio su questa seconda ondata dell'epidemia”, si dice convinto Pahor. Di tutt'altro parere l'ex premier Marjan Šarec, secondo il quale l'epidemia è sfuggita al controllo del governo. Nella giornata di giovedì, intanto, accertati 363 nuovi casi di coronavirus in Slovenia, a fronte di 3682 test del tampone effettuati. 4 i decessi. L'incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni, 137 contagi su 100 mila abitanti, si sta pericolosamente avvicinando alla soglia dei 140 contagi che farebbe scattare le prime misure restrittive previste dalla fase rossa.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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