La ventesima edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo (19-25 ottobre), con il suo accento particolare dedicato quest'anno ai fumetti, riporta all'attenzione a Umago un maestro della letteratura disegnata oggi praticamente sconosciuto ai suoi concittadini: è Attilio Micheluzzi, una personalità della stessa levatura di artisti come Hugo Pratt o Guido Crepax, un autore prolifico che ha dato vita a numerosi personaggi, sia per ragazzi che per adulti, e ha ottenuto riconoscimenti importanti. Una 'dedica' a Micheluzzi uscirà a giorni nel nuovo numero del foglio della Comunità degli italiani umaghese, che intanto ne ha voluto divulgare un ritratto attraverso il sito del Comune e a mezzo stampa. Attilio Micheluzzi era nato a Umago nel 1930, figlio di un marinaio che diventerà generale della Regia Aeronautica italiana. I continui trasferimenti del padre portano la famiglia in giro per l'Italia, prima a Roma e poi a Napoli, dove Micheluzzi si laurea in architettura. E come architetto lavorerà poi per molti anni in Africa, prima di rientrare in patria nel 1970, dopo il colpo di stato di Gheddafi, e tornare a vivere a Napoli. È solo allora che decide di dedicarsi completamente a quella che era stata una delle sue passioni giovanili, l'illustrazione e il fumetto. Il fotoreporter di guerra Johnny Focus, la seducente aviatrice polacca Petra chérie, spia e avventurriera alla Mata Hari, fino a Roy Mann, su testi di Tiziano Sclavi (il papà di Dylan Dog) sono alcuni dei personaggi usciti dalla punta sua matita. Attilio Micheluzzi si è spento nel 1990. In anni recenti la gloriosa casa editrice Bonelli gli ha dedicato un albo intero della rivista "Avventura", che ripropone alcune delle sue storie a fumetti, e la sua produzione continua ad essere al centro di omaggi e mostre. Bello allora che a ricordarlo adesso sia anche la natale Umago. (ornella rossetto)