Scuola in presenza da oggi per gli alunni dalla quinta all'ottava classe delle elementari in Croazia, come già avviene dal 18 gennaio per quelli dalla prima alla quarta, in coincidenza con l'inizio del secondo semestre, nonché' per i maturandi delle medie superiori. Di diverso avviso le autorità istriane. In seguito alla valutazione della situazione epidemiologica attuale, la task force regionale per la lotta alla pandemia, nonostante la situazione sia in netto miglioramento, assieme alla Regione Istriana e alle Città come fondatori delle loro scuole elementari, hanno deciso di mantenere ancora in vigore i modelli A e C, ovvero scuola in "presenza" per gli alunni delle classi inferiori, dalla prima alla quarta e a "distanza" per le classi superiori, dalla quinta all'ottava. Tornano in classe invece i maturandi delle scuole superiori.

Alcuni istituti, invece, come quelli della Regione litoranea montana, di Osijek e della Baranja e del Međimurje, visto l'alto numero di scolari, hanno optato per il modello B, ovvero metà alunni delle elementari a casa e metà in presenza.

Didattica a distanza, inoltre, per gli alunni della Regione di Zagabria, per quella di Osijek e della Baranja e del Međimurje, si tratta delle aree del Paese colpite dal terremoto del 22 marzo e del 29 dicembre. Gli eventi sismici hanno lesionato seriamente gli edifici scolastici, per cui le autorità hanno optato per il proseguimento delle lezioni a distanza.

L’ultimo aggiornamento del quadro epidemiologico rileva che, nelle ultime 24 ore, sono emersi 94 nuovi positivi al coronavirus a fronte di un numero ridotto di test rispetto ai giorni feriali, infatti, i test processati sono 1.881. 27 persone sono decedute per Covid, il numero delle vittime dall'inizio della pandemia sale così a 5.054. Sono 1.288 le persone ospedalizzate di cui 98 necessitano del respiratore polmonare. Dalle due regioni a noi più vicine giungono buone notizie. Non si registrano nuovi casi in Istria mentre nella regione litoraneo montana si segnalano sette nuovi positivi e purtroppo due decessi.


Corrado Cimador


Foto: BoBo
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