Foto: EPA
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All'incontro odierno, a cui ha preso parte anche il ministro per la Salute, Roberto Speranza, sono stati esaminati i numeri aggiornati della campagna vaccinale con la crescita degli ultimi giorni, che ieri ha visto 160.053 somministrazioni, e il superamento del milione di vaccinazioni per le persone over 80.

Si è affrontata anche la circolare diramata ieri dal Ministero della Salute che prevede una dose unica per i soggetti che hanno avuto un'infezione da SARS-CoV-2.

Inoltre, sono partiti i test clinici per gli anticorpi monoclonali anti Covid-19, ideati e prodotti in Italia. La prima fase di test coinvolge 40 volontari sani.

Nel frattempo, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha avviato la valutazione del vaccino russo Sputnik. L'Ema ha precisato che a presentare domanda per l'Unione Europea è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm. La decisione di avviare la revisione in tempo reale, prosegue Ema, si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti. La revisione continuerà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all'immissione in commercio.
L'Ema non è in grado di prevedere le tempistiche generali, ma precisa che "dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un'eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione progressiva".

Per quel che riguarda le scuole italiane, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, ha spiegato che "in questo periodo le scuole non sono mai state chiuse: bisogna iniziare ad aggiungere, fare dei percorsi di sostegno dei singoli, non con tutti seduti al banco fino al 30 giugno ma con percorsi individuali. Gli insegnanti sono presenti fino al 30 giugno per tutte le attività della scuola. Si tratta di portare avanti questo lavoro, siamo solo a marzo, c'è tutto il tempo di verificare la perdita degli apprendimenti, i docenti stanno già facendo questo lavoro". In un altro passaggio, parlando di didattica a distanza, Bianchi ha dichiarato che si ritornerà a scuola, ragionando su quello che è avvenuto, non cancellando il passato ma ragionandoci su per avere una scuola e un mondo del lavoro più avanzato.

Davide Fifaco