Bruxelles ha avviato un'azione legale a nome di tutti e 27 i paesi dell'Ue contro la società farmaceutica AstraZeneca per la fornitura del vaccino contro il coronavirus significativamente inferiore a quella prevista dal contratto, firmato nell'agosto dello scorso anno. Il portavoce della Commissione europea, Stefan De Keersmaecker, ha spiegato che nel caso AstraZeneca non consegnasse le 90 milioni di dosi previste, l'Ue potrebbe chiedere il pagamento di una penale. Inoltre, AstraZeneca, per il secondo trimestre ha annunciato di poter fornire soltanto 70 milioni di dosi invece delle 180 milioni previste dal contratto.
De Keersmaecker ha precisato che l'obiettivo dell'azione legale non è quello di punire la società farmaceutica con una multa o chiedere un risarcimento, ma quello di garantire che le dosi concordate vengano fornite ai Paesi Ue. Secondo le sue parole, AstraZeneca dispone di strutture industriali in cui l'Unione ha investito in modo significativo e ci sono diverse fabbriche nell'Ue e nel Regno Unito che consentono all'azienda di produrre le dosi necessarie di vaccino.
Da parte sua, la società farmaceutica considera la causa infondata, riferendosi ad una dubbia disposizione contrattuale secondo la quale l'azienda, per adempiere ai propri obblighi, "è tenuta ad impegnarsi al meglio delle proprie possibilità", cosa che sta già facendo. In questo modo vuole sottrarsi alla propria responsabilità per la fornitura ridotta dei vaccini all'Unione, Bruxelles però rigetta questa interpretazione. La prima udienza è prevista per prossimo il 26 maggio.


E. P.

Foto: Reuters
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