Foto: Wikipedia/Fifaco
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Nessuna limitazione a chi vuole esprimere il proprio dissenso, ma nuove regole per impedire che la situazione degeneri. Il via libera alle manifestazioni arriverà solo dopo una valutazione rigorosa dei rischi, limitando al massimo i cortei.

Le autorizzazioni potranno essere rilasciate soltanto con garanzie reali di rispetto delle regole da parte degli organizzatori. In mancanza delle condizioni di sicurezza, ovvero dopo le valutazioni se il luogo richiesto sia adeguato e se ci siano le vie di fuga in caso di scontri, la manifestazione sarà vietata.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è consultato con il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, con il sottosegretario delegato Franco Gabrielli e con i collaboratori più stretti. Nessuno ha potuto negare che sabato ci sono stati errori e sottovalutazioni. Il dispositivo di sicurezza messo a punto in vista della manifestazione in piazza del Popolo a Roma prevedeva che i partecipanti potessero essere al massimo 3mila.Le forze dell'ordine, invece, si sono trovate a fronteggiare oltre 10mila persone e centinaia di loro sono sfuggite al controllo e molti "obiettivi sensibili" sono rimasti scoperti, tra cui proprio la sede della Cgil.

Intanto dopo gli scontri, si registrano dodici arresti, tra cui quelli dei leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, 600 manifestanti sono stati identificati, e sono stati 38 gli agenti feriti. Ma Forza Nuova alza ancore i toni dello scontro ed in un comunicato ha annunciato che “fino a che il Green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi".

Intanto il deputato del Pd, Emanuele Fiano, ha anticipato che verrò presentata una mozione urgente alla Camera per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti dichiaratamente fascisti.

Davide Fifaco