Luna Jurančič Šribar è nata nel 1981. Dottorato in antropologia si è occupata per gran parte del suo lavoro nel settore non governativo negli anni 2005 - 2019 di assistenza ai senza tetto e ai diseredati. Un'esperienza che ha avuto un'influenza determinante anche nella sua creatività letteraria. La decima edizione del premio Mira viene quindi a premiare una personalità del mondo letterario sloveno che è ispirata dalle situazioni esistenziali, ai margini della società. La sua prosa è pervasa da un forte senso di umanità e solidarietà con quanti nella vita sono stati meno fortunati o non hanno saputo cogliere le opportunità che si sono loro presentate. Ha iniziato a scrivere precocemente, dapprima racconti brevi, pubblicati in varie riviste letterarie, attirando l'attenzione della critica e ottenendo diversi premi e riconoscimenti. Il suo primo libro si intitola L'antiquariato, pubblicato nel 2018 dall'editore Mladinska knjiga. Un romanzo di fiction che è al tempo stesso una dura critica verso il sistema di rapporti disumani che caratterizza la società moderna. A questo è seguita la raccolta di novelle Il costrutto, pubblicata da Litera nel 2020, nella quale da voce a quanti non riescono a farsi sentire, a coloro che sono ai margini della società e che vivono una vita considerata non normale. Di questa autrice uscirà l'anno prossimo il suo primo libro per ragazzi, intitolato Gizolda e il gatto, edito da Mladinska knjiga. La prima edizione del premio Mira è stata vinta dalla poetssa e traduttrice Jolka Milič. (mid)

Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.