Foto: EPA
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Numeri da record pure nelle Regioni Litoraneo-montana e Istriana. Al Centro clinico di Fiume, che ha in cura 132 pazienti, di cui 18 collegati al respiratore, ieri sono morte cinque persone, due residenti nell’area conteale, tre provenienti da altre regioni, mentre sono 626 i nuovi infetti con un’incidenza del 31% sui poco più di 2.000 tamponi analizzati. 161 positivi su 580 test in Istria mentre all’ospedale di Pola segnala 50 pazienti positivi, una decina in terapia intensiva.
Intanto ieri sera in diverse città del Paese si sono svolte manifestazioni di protesta contro l’introduzione - dal 15 novembre prossimo - del Green pass per dipendenti delle istituzioni statali e locali e degli enti pubblici. Organizzati tramite reti sociali, i raduni hanno avuto uno slogan comune “Con la luce contro l’oscurità” e hanno voluto testimoniare - si è sentito dire nelle piazze - la fine della democrazia e l’introduzione del totalitarismo, della discriminazione e segregazione. A Zagabria, l’appello è stato accolto da 300 persone che hanno manifestato pacificamente nella centralissima Piazza San Marco, controllate dalla polizia. Come riportato dai media, tra di loro numerosi avvocati che hanno offerto aiuto a quanti potrebbero avere problemi d’impiego e lavoro ma anche Vice Batarelo di Vigilare, associazione conservatrice e cattolica vicina all’estrema destra. “Manifestazioni simili dinanzi alle sedi di Parlamento e governo si svolgeranno ogni sera”, è stato detto a Zagabria mentre va rilevato che ci sono state proteste pure in altre località. Quelle maggiori a Spalato, Zara, Osijek, Vinkovci, come pure a Pola. Nella città dell’Arena all’incirca 300 persone hanno detto no all’uso delle mascherine, del Green pass e in generale a tutte le misure governative anti-Covid.

Lionella Pausin Acquavita