Il Friuli Venezia Giulia dovrebbe riuscire a evitare la zona arancione, ma ognuno dovrà fare propria parte, rispettando le regole e aderendo alla campagna vaccinale.
Mentre i dati di contagi e ricoveri sembrano rivelare l’inizio se non della discesa, perlomeno della stabilizzazione della quarta ondata in regione, il governatore Massimiliano Fedriga e l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi hanno fatto il punto con gli esperti della regione sull’andamento dell’epidemia e sulla campagna vaccinale.
Fabio Barbone, epidemiologo che guida la task force anti Covid del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come i dati portino a pensare che l’epidemia stia, se non arretrando, perlomeno avviandosi alla stabilizzazione, sia per quanto riguarda i contagi, sia per i ricoveri che dovrebbero cominciare a calare fra qualche giorno.
“Se gli andamenti continuassero con questo ritmo – ha aggiunto - la regione non dovrebbe andare in zona arancione. Spero di vedere una discesa a breve - ha aggiunto -, ma i cittadini devono collaborare in termini di comportamenti e di vaccini”.
Proprio sull’efficacia dei vaccini si sono concentrati gran parte degli interventi: rispetto a un anno i nuovi casi sono inferiori del 20 per cento, ma soprattutto è importante il minor l’impatto sugli ospedali. “Abbiamo meno della metà dei posti letto occupati rispetto all’anno scorso, e la metà delle terapie intensive: un risultato dovuto alla diffusione del vaccino”. Ancora più clamoroso il dato sulla mortalità, a un terzo rispetto a un anno fa.
Anche in regione la maggior parte dei posti letto sono occupati da non vaccinati e la giunta si è spinta anche a calcolare quanti posti letto si sarebbero evitati se tutti si fossero vaccinati: la macchina sanitaria avrebbe dovuto far fronte a quattromila posti in meno in area medica, e 650 in mano in terapia intensiva.
Lo stesso Governatore Fedriga ha ribadito come i dati, non le opinioni personali, dicano che il vaccino funzioni e funzioni bene: contagi, ricoveri e decessi sono molto più bassi, ma soprattutto lo sono in un contesto in cui tutte le attività funzionano, rispetto allo scorso anno in cui era tutto chiuso. “Se fossero tutti vaccinati – ha aggiunto - noi non vedremmo minimamente la zona gialla”.
Riguardo le nuove regole su vaccini e super Green pass, Fedriga ha ribadito come, accanto ai controlli, i cittadini debbano rendersi conto che la lotta alla pandemia è responsabilità di tutti: “Ognuno deve comportarsi in modo da proteggere se stesso e gli altri vaccinandosi e rispettando le misure di prevenzione, a prescindere dalle possibili sanzioni”.
Fedriga ha anche confermato come la campagna di vaccinazione abbia avuto un nuovo impulso sia dalle nuove regole sul super Green pass, sia dall’apertura alle terze dosi: al momento ha spiegato Riccardi, abbiamo un numero di prenotazioni superiori al target dato dal Commissario Figliuolo, 64 mila alla settimana contro le 54 mila previste, e sono stati predisposti canali preferenziali per le categorie obbligate e quelle prioritarie. Proprio su queste ultime però non si vede un aumento sensibile delle prenotazioni, fatto che desta un po’ di preoccupazione.
Riguardo le vaccinazioni dei bambini, 68 mila vaccinabili in FVG, la regione per ora non si attende un’adesione massiccia, ma saranno realizzate delle strutture dedicate.

Alessandro Martegani