Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

Gli ospedalizzati sono 918 di cui 124 in terapia intesiva. Nello specifico sono 533 i pazienti ricoverati per covid e 385 per altre patologie e che hanno contratto anche il covid. Il Governo da martedì distingue i dati per le due tipologie di ricovero. Numeri in leggero aumento rispetto al giorno prima nei reparti covid ordinari, mentre sono calati i posti letto occupati nelle terapie intensive. La maggior parte dei ricoverati, 108 contro 16, si stanno curando per gli effetti del covid. A confermare questa tendenza anche l'infettivologa Bojana Beović, a capo del gruppo consultivo di esperti per la campagna vaccinale e presidente della Camera dell'ordine dei medici, che parla di un allegerimento della pressione sui reparti di terapia intesiva, dove si trovano in prevalenza malati contagiati con la variante Delta, oppure finiscono nel reparto di rianimazione vittime di incidenti stradali che risultano positivi.

Stanno aumentando i ricoveri anche dei pazienti con l'Omicron con sintomi meno gravi ma presentano nella maggior parte dei casi malattie croniche congenite, e sono anche vaccinati, ha specificato la presidente dell'Ordine dei medici che ha aggiunto che nessuna differenziazione viene invece fatta per quanto concerne i decessi la cui causa viene ricondotta al covid. Mercoledì sono stati 19. Beović ha definito adeguato fin quando ci sarà un così elevato numero di contagi giornalieri, il nuovo protocollo sui tamponi, oltre al PCR anche il test rapido viene considerato valido per confermare l'infezione da covid 19. Appena la situazione lo permetterà, si tornerà alla precedente metodologia ha affermato, rilevando inoltre che due settimane fa la quota dei test antigenici falsamente positivi, poi non confermati dal molecolare, era del 6%. (ld)