Foto: Radio Capodistria
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Silvio Berlusconi, in una lunga telefonata con il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha affermato che il Paese ha fatto importanti passi in avanti, ma l'emergenza non è ancora risolta. Serve quindi garantire continuità ed impulso all'azione di governo e, secondo le parole di Berlusconi, Forza Italia sta lavorando proprio per rafforzare l'esecutivo, con lealtà, nella convinzione che ci sia la necessità di stabilità e continuità. Berlusconi ha infine precisato che non bisogna drammatizzare alcune vicende parlamentari di questi giorni. "La normale dialettica nelle due Camere, all'interno di una maggioranza obiettivamente composita non mette in discussione la stabilità del governo, né la necessità del concorso di tutte le forze politiche, tra le quali permangono profonde distinzioni" ha concluso il leader forzista.

Pensiero condiviso anche dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha dichiarato: "Il Parlamento è eletto dai cittadini per approvare leggi; non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal Consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie. Il Parlamento fa il suo lavoro. Altrimenti aboliamo il Parlamento". Il leader leghista è inoltre sicuro che con l'attuale centrodestra, che governa 14 Regioni e centinaia di comuni, una volta passato il nervosismo delle ultime settimane si tornerà a lavorare in modo unitario. Salvini lancia poi uno sguardo al futuro parlando di investimenti nel nucleare pulito, sicuro e di ultima generazione, che renderebbe l'Italia meno dipendente dall'estero e permetterebbe di abbassare le bollette di luce e gas.

Negli ultimi giorni inoltre ha preso vita il progetto del terzo polo del riformismo e della cultura di governo, secondo le parole del leader di Azione, Carlo Calenda, pronunciate al Congresso del partito. Lo stesso Calenda è stato nominato segretario nazionale per acclamazione e nel suo discorso ha aperto la porta a collaborare con il Partito democratico, Italia Viva ed anche Forza Italia ed ha concluso affermando di voler portare il partito al 20%.

Davide Fifaco