Foto: EPA
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Due cause contro la Cina all’Organizzazione mondiale del commercio in meno di tre settimane: l’Unione europea continua a segnalare politiche commerciali discriminatorie da parte di Pechino e intende coinvolgere le massime autorità del commercio mondiale.
Tre settimane fa Bruxelles aveva deciso di presentare un ricorso contro la Cina per aver discriminato la Lituania, “rea” di aver dato via libera all’apertura un ufficio di rappresentanza di Taiwan nella capitale Vilnius, ma la nuova azione legale riguarda una delle partite chiave dello sviluppo tecnologico, vale a dire le telecomunicazioni.
L’Unione Europea ha presentato un ricorso al WTO chiedendo la tutela delle aziende tecnologiche europee, accusando Pechino di aver impedito alle società del vecchio continente di tutelare i propri diritti sui brevetti “essenziali standard”, come quelli sulle tecnologie di rete mobile 3G, 4G e 5G, violando l’accordo sugli aspetti legati al commercio dei diritti di proprietà intellettuale, il cosiddetto “Trips”.
Secondo le norme del commercio internazionale, i titolari di questi brevetti devono concederli in licenza ai produttori di dispositivi, come i telefoni cellulari, a condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie, ma se il produttore produce senza licenza, il titolare dei diritti può chiedere un compenso.
Da due anni però Pechino ha concesso ai tribunali cinesi di vietare ai titolari di brevetti di rivolgersi a un tribunale non cinese, con multe da 130mila euro al giorno per chi non si conforma. Una forma di pressione, spiega la Commissione europea, che impedisce alle società in Europa con brevetti high-tech di proteggere le proprie tecnologie.
“Dobbiamo – ha detto il vicepresidente e commissario al Commercio Valdis Dombrovskis - proteggere l’industria tecnologica europea, un motore di innovazione che assicura il nostro ruolo da leader nello sviluppo di nuove tecnologie: le aziende europee – ha concluso - hanno il diritto di cercare giustizia quando le loro tecnologie vengono utilizzate in maniera illegale”.

Alessandro Martegani