Foto: immagine catturata dallo schermo STA
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La pandemia ritorna a bussare alle porte della Slovenia e per questo si sta mettendo in moto un nuovo sistema di prevenzione e gestione dell’epidemia, al fine di affrontare al meglio la nuova sfida sul piano sanitario in vista anche dell’autunno. Oltre al gruppo di esperti guidati dall’epidemiologo Mario Fafangel il ministro della Sanità Danijel Bešič Loredan ha presentato il nuovo team che si occuperà invece della gestione dei posti letto nelle strutture sanitarie nazionali, che sarà coordinato da Matjaž Jereb.

Bešič Loredan ha ribadito che l'intenzione del ministero è quella di far sì che il Covid diventi parte della routine del sistema sanitario del paese e di informare al meglio possibile la cittadinanza sulla situazione e su quelli che sono i possibili scenari. Per ora ha assicurato che l’epidemia è sotto controllo e che non esiste alcuna emergenza, ma che in ogni caso è necessario prepararsi per affrontare tutte le possibili evoluzioni del virus, senza mettere in crisi il settore sanitario che deve continuare ad occuparsi in egual modo di tutti i pazienti.

In Europa i numeri stanno aumentando, principalmente a causa delle nuove sottovarianti di omicron. La Slovenia può quindi reagire di conseguenza. "La tendenza all'aumento dei casi non ha visto una crescita del numero di pazienti negli ospedali", ha sottolineato Fafangel che ha ricordato l’importanza di isolare i focolai gravi, nonostante un aumento del numero di infezioni nelle prossime quattro settimane sia inevitabile. Fafangel ha spiegato che esistono cinque misure utili a tenere sotto controllo l'epidemia di Nuovo coronavirus, che il singolo dovrà decidere di seguire in base alla sua situazione immunitaria: l’isolamento in caso di contagio o presunto tale, la ventilazione, il lavoro da casa dove possibile, l’utilizzo della mascherina e la vaccinazione. Raccomandato il booster ad immunodepressi e ultra sessantenni.

Barbara Costamagna