Mario Fafangel. Foto: Zajem zaslona
Mario Fafangel. Foto: Zajem zaslona


Pronte le raccomandazioni per fronteggiare l'ondata autunnale di covid. La strada è tracciata, non ci sono più incognite ha detto l'epidemiologo Mario Fafangel a capo del gruppo consultivo. Adesso la palla passerà al Ministero della salute che formulerà, prevedibilmente la prossima settimana, le linee guida anticovid. Presentare oggi le raccomandazioni vuol dire dare certezze alla cittadinanza, ha ribadito Fafangel, riconquistare seppur a piccoli passi la fiducia persa in questi ultimi due anni. Il documento è composto da due fasi e 13 misure, dove la disciminante per il passaggio alla seconda fase non è più il numero dei contagi ma il numero dei letti occupati negli ospedali. I provvedimenti più importanti riguardano l'uso delle mascherine, raccomandato negli spazi al chiuso e nei trasporti pubblici e necessarie nelle case di riposo o farmacie, diventano obbligatorie ovunque nella fase due al chiuso, tranne a scuola. Per gli istituti scolastici è previsto il test fai da te, su base volontaria da effettuare a casa, per i soggetti che presentano sintomi o sono stati a contatto con persone infette, nella seconda fase l'autotest, alle medesime condizioni,varrà per tutti.

Chi è malato deve restare a casa, in autoisolamento, ha continuato Fafangel, mentre viene abolita la quarantena. Chi è a rischio contagio per aver avuto contatti con persone infette deve comportarsi in maniera responsabile, monitorare il proprio stato di salute, sottoporsi ad un test rapido, evitare situazioni a rischio. La vaccinazione non è più obbligatoria, è fortemente raccomandata per le categorie fragili, malati cronici che potrebbero avere un decorso grave della malattia. Nessun evento pubblico viene vietato, ha ribadito Fafangel, si raccomanda il rispetto delle norme igienico sanitarie o delle mascherine in caso di eventi al chiuso dove non è possibile mantenere le distanze. (ld)