Foto: Pixabay
Foto: Pixabay

Ciascun alunno e studente avrà a disposizione ogni mese 10 test fai da te per il coronavirus, i fondi per l'acquisto dei test saranno garantiti dal bilancio di Stato. I test potranno essere effettuati su base volontaria, secondo quanto stabilisce il decreto, adottato dal governo giovedì scorso. Gli aventi diritto possono ritirare i test fai da te in farmacia, presentando la tessera sanitaria, gli studenti dovranno essere muniti anche di un documento d’identità e di un certificato di frequenza scolastica. Gli stranieri, che non sono in possesso di una tessera sanitaria, dovranno presentare solo un documento d’identità e il certificato di frequenza.
In caso di risultato positivo al test antigenico per il coronavirus, l'alunno o studente dovrà avvisare il proprio medico che lo indirizzerà a fare un test presso un operatore autorizzato. I risultati degli auto-test non saranno infatti inseriti nel Registro centrale sui dati dei pazienti, di conseguenza, solo su base di un test fai da te non si potrà ottenere il certificato digitale Covid, recita ancora il decreto del governo.
La Camera dei farmacisti ha intanto ricordato che giovedì il governo ha inaspettatamente incluso anche gli studenti tra gli aventi diritto ai test gratuiti, il che era previsto inizialmente solo per il mese di ottobre. Per questo motivo chiede pazienza, è infatti possibile che in alcune farmacie i kit potrebbero essere esauriti. Le farmacie faranno tutto il possibile affinché l'anno scolastico inizi in completa sicurezza, ha detto la presidente della Camera dei farmacisti.
Il governo ha intanto sottolineato che il provvedimento è stato preparato in conformità con le raccomandazioni del gruppo consultivo per il Covid presso l'Istituto nazionale di salute pubblica, guidato dall'epidemiologo Mario Fafangel. Nella prima fare dell'epidemia, lo ricordiamo, il gruppo consultivo consiglia di effettuare test fai da te su base volontaria a casa a tutti gli alunni e studenti con sintomi di contagio e a coloro che sono entrati in contatto con una persona affetta da coronavirus. In caso di un peggioramento della situazione epidemiologica, nella seconda fase quindi, il gruppo raccomanda invece l'obbligo di auto-test una volta alla settimana.


E. P.