Foto: EPA
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La missione di addestramento di personale ucraino, la cui proposta era stata avanzata nelle settimane scorse dall'Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, potrebbe includere l'addestramento in aree quali la logistica e la protezione contro le armi nucleari, biologiche e chimiche. Il via libera dato dagli ambasciatori dell'Unione Europea dovrà essere confermato formalmente dai ministri degli Affari esteri dell'Ue che si riuniranno lunedì a Lussemburgo. Borrel nell'occasione aveva trasmesso agli Stati membri la richiesta di aggiungere una nuova tranche da 500 milioni di euro allo European peace facility che finanzia la consegna di armi all'Ucraina. L'eventuale nuova dotazione andrà a sommarsi ai 2,5 miliardi già stanziati dall'inizio del conflitto.
Dal fronte militare. Un attacco ucraino nella località di Oktyabrskyn, nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, ha fatto esplodere un deposito di munizioni: lo ha denunciato il governatore della regione, secondo le prime informazioni ci sono morti e feriti.
Intanto, Elon Musk, l'imprenditore miliardario che subito dopo l'aggressione da parte della Russia aveva immediatamente attivato Starlink in Ucraina, il servizio di internet satellitare rivelatosi fondamentale per i cittadini e l'esercito ucraino, ha annunciato che non è più in grado di sostenere i costi della cruciale rete di comunicazione. Musk ha avvisato con una lettera il Pentagono che potrebbe mettere fine al servizio se questi non si farà carico degli oneri per decine di milioni di dollari al mese. Musk con la sua SpaceX ha speso finora 80 milioni di dollari e i costi potrebbero superare i 120 milioni entro fine anno. L'eventuale blackout dei suoi terminali potrebbe essere deleterio per le operazioni militari sul campo delle truppe di Kiev.

Corrado Cimador