Foto: Radio Capodistria
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L’Istituto Regionale per la Cultura Istriana - fiumano – dalmata ha organizzato un incontro per la presentazione del volume “Antonio Smareglia e il suo mondo” di Giuliana Stecchina. Il libro, definito “piccolo in apparenza, ma ricco di contenuto”, racconta la vita e il mondo del musicista del ‘800 nato a Pola e che ha scoperto e approfondito la sua passione per la musica sinfonica nelle nostre terre. L’autrice ha spiegato perché ha voluto approfondire la sua storia, definendo la sua musica “coinvolgente, che si fa capire alla prima battuta, che ammicca anche quando non rispecchia le caratteristiche del sinfonismo”.

“Ho voluto dividerlo in due parti. Una dedicata alla storia della musica, la seconda è una parte letteraria di monologhi. Perché quando si fa storia, e si fa storia della musica, non siamo affatto certi di riuscire a riprodurre l’animo, la sensazione e la reazione all’ambiente in cui il musicista viveva. Per questo motivo ho scritto quattro monologhi, due femminili e due maschili.

È un libro all’interno del quale non si trova solo la vita di Smareglia, ma c’è anche un quadro della sua vita musicale e di tutte le vicende e persone che hanno influito su essa. La cecità per lui era una prigione, ma come ha sottolineato l’autrice fu anche “fonte di ulteriore creatività” che riuscì a sviluppare grazie alle sue doti matematiche che lo aiutarono a memorizzare melodie e armonie. La presentazione del volume è stata arricchita dalla presenza dell’attrice Miria Levi che ha interpretato un monologo tratto dal libro, uno dei due femminili, al quale l’autrice Giuliana Stecchina ha voluto dare rilievo.

“La voce delle donne, la voce delle mogli dei musicisti non si sa, non si sente mai, e in realtà bisognerebbe calcolare anche la loro parte, cosa c’è di sofferenze e di miseria. Nel caso di Smareglia c’era il trionfo di un maschilismo che si spera verrà superato nel tempo, però una riflessione sulla donna e moglie del musicista non è mai stata fatta; quindi, questa è stata per me un’occasione.

B.Ž.