Ha scelto Buie per la prima presentazione istriana del volume che in pratica include due raccolte di poesie intitolate una “La mia gente, la nostra storia” e l’altra “Pennellate istriane”. Buie, perché è la città natale di suo padre Aurelio al quale ha dedicato il libro. “Mio papà era orgoglioso di essere buiese e ha molto amato la località dove, dopo i primi anni dell’esilio, è ritornato spesso e volentieri” ha raccontato l’autore che, affiancato da Rosanna Bubola, ha raccontato la sua storia e la storia dei suoi versi. “Queste poesie sono state originate da alcune affermazioni negazioniste di sedicenti storiche in Italia, un fatto che mi ha sdegnato ed ha improvvisamente suscitato l’estro poetico anche se io prima non avevo mai scritto dei versi” ha spiegato Giorgio Tessarolo, esponente di spicco della comunità degli andati e per 40 anni dirigente di vari settori della Regione Friuli Venezia Giulia. Mente razionale e pragmatica, Tessarolo presenta una lirica chiara, concisa, quasi sintetica che riesce a colpire e a suscitare forte emozione proprio grazie alla semplicità che non lascia spazio al dubbio o ad un’interpretazione soggettiva. I titoli delle poesie: Norma Cossetto, Maria Pasquinelli, don Francesco Bonifacio e don Miroslav Bulešić, Vines, Andati e Rimasti, fanno riemergere le tragedie del passato e la triste storia di queste terre.“Spero che si colga la sincerità e anche la ricerca della verità che mi ha spinto a scrivere su queste cose” ha affermato tra le altre cose Tessarolo ed ha aggiunto “Ho cercato, per quanto possibile ad una persona umana, di essere obiettivo, di comprendere le ragioni un po’ di tutti ma anche di dire la verità, e tante volte - sappiamo che la verità è scomoda”. Dopo la presentazione buiese, Tessarolo con le sue “Liriche istriane” sarà ospite il 20 febbraio prossimo a Palazzo Manzioli di Isola. (lpa)

Foto: LPA (Radio Capodistria)
Foto: LPA (Radio Capodistria)