Foto: Reuters
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È passato esattamente un anno dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Per l'occasione si è riunita l'Assemblea generale dell'Onu che con 141 voti a favore, 7 contrari e 32 astenuti, ha approvato una risoluzione che esprime "la necessità di raggiungere, il prima possibile, una pace completa, giusta e duratura nel Paese, in linea con la Carta delle Nazioni Unite". La risoluzione inoltre "ribadisce l'impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti" e chiede "la cessazione delle ostilità e il ritiro immediato, completo e incondizionato delle forze militari russe".
Tra i paesi Onu contrati all'approvazione del documento, oltre la Russia, anche Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, Nicaragua e Mali. Tra gli astenuti invece India e Cina.
Soddisfatto il capo dello Stato ucraino, Volodymyr Zelensky: "Il voto Onu è una potente prova di sostegno all’Ucraina", ha affermato in un tweet. "Siamo grati a tutti i paesi che hanno sostenuto l'importante risoluzione. Questa è una potente testimonianza della solidarietà della comunità mondiale con il popolo ucraino".
E proprio oggi, in occasione del primo anniversario dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, Zelensky terrà una conferenza stampa sul tema "Un anno di invincibilità". Lo si legge in una nota dell'ufficio presidenziale di Kiev.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha intanto fatto un appello alla Russia di fermare "lo spargimento di sangue" e "dare una possibilità alla pace in Ucraina". Secondo Michel "anche oggi l'Assemblea generale dell'Onu ha parlato chiaramente. La Russia deve fermare la guerra e rispettare la Carta delle Nazioni Unite". Un'affermazione ribadita anche dall'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Si tratta di una "conferma agli occhi del mondo che l'aggressione della Russia deve fermarsi", ha sottolineato.
Intanto la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, che ieri ha ospitato al palazzo presidenziale gli artisti ucraini che vivono in Slovenia, ha affermato che la guerra in Ucraina è una sconfitta della società umana ed espressione dell'incapacità di risolvere pacificamente le controversie, che è uno dei principi fondamentali del diritto internazionale. Pirc Musar ha ribadito che la Slovenia rimane al fianco dell'Ucraina.


E. P.