Non è passato neanche un mese dall'entrata in vigore della nuova Legge sul commercio molto restrittiva in tema di apertura domenicale, che già si manifestano accese proteste e contestazioni in quanto la norma viene ritenuta discriminatoria. Infatti, l'Associazione Voce degli imprenditori e 15 piccoli commercianti hanno deciso di chiedere alla Corte costituzionale la valutazione della conformità della Legge sul commercio con la Magna carta croata. Il ricorso alle vie legali è stato annunciato alla conferenza stampa convocata al Mirogoj di Zagabria, dinanzi a un chiosco per la vendita di fiori. Una scelta non casuale in quanto i fiorai risultano tra le categorie più colpite, assieme ai panifici, tabaccherie, rivendite di souvenir e piccoli negozi che di solito realizzano un terzo delle loro entrate annue proprio la domenica. L'avvocato Dorotea Jurčić ingaggiata dai commercianti ha sottolineato che le libertà imprenditoriali sono definite dalla Costituzione come uno dei suoi fondamenti. "La legge che permette solo 16 domeniche lavorative all'anno" ha spiegato “è discriminatoria verso i piccoli commercianti che non hanno possibilità di organizzarsi per lavorare ogni domenica, mentre le catene commerciali disponendo di più negozi superano facilmente l'ostacolo". Ricordiamo infine che già nel 2004 e nel 2009 si era tentato di imporre limitazioni di questo tipo, poi abolite dalla Corte costituzionale.

Valmer Cusma

Foto: Reuters
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