Foto: Reuters
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In prima pagina sulla stampa croata gli incidenti di ieri sera nei sobborghi di Atene nei quali gli hooligans della Dinamo di Zagabria hanno ucciso un tifoso della squadra locale dell'AEK. Ferite altre 8 persone tra cui un 17.enne greco ora in condizioni critiche. E' stato il caos, con un morto e feriti ieri sera a Nea Filadelfia, alla periferia di Atene, alla vigilia della partita di andata del terzo turno preliminare di Champion's League tra la squadra locale dell'AEK e la Dinamo di Zagabria. La stampa greca riferisce di gravi disordini e incidenti provocati dai Bad Blue Boys, gli ultras della formazione croata, arrivati in Grecia nonostante il divieto imposto dall'UEFA di seguire la Dinamo all'estero. Un divieto motivato da precedenti incidenti provocati in altre città europee. Secondo varie fonti si sarebbero recati in Grecia viaggiando in auto tra 150 e 200 scalmanati. Ebbene, negli scontri con i tifosi locali è morto accoltellato un greco di 22 anni, almeno altre 6 persone sono finite all'ospedale. Un 17.enne greco è in condizioni critiche dopo esser stato duramente colpito con una pietra alla testa. La polizia greca ha operato un centinaio di arresti. E in mattinata la direzione della Dinamo ha emesso un comunicato di condanna degli incidenti esprimendo cordoglio ai familiari della vittima. Si parla di incidenti e disordini in senso generale, evitando di toccare il punto della responsabilità. Per la direzione della società greca invece è indubbio che la colpa sia della squadra zagabrese, in quanto sapeva della trasferta dei suoi sostenitori teppisti. Pesanti accuse anche alla polizia greca per aver permesso il passaggio della colonna delle loro auto senza intervenire. Per tali motivi i rappresentanti dell'AEK si sono rifiutati stamane di sedersi al tavolo con quelli della Dinamo, al quale si doveva decidere il da farsi.

Valmer Cusma