Foto: EPA
Foto: EPA

Dopo l'appello alle massime cariche dello stato, i genitori degli ultras di Zagabria in stato di fermo in Grecia hanno manifestato davanti al Ministero degli affari esteri ed europei.

Hanno chiesto sicurezza per i loro figli e un processo equo. “Giustizia per i nostri tifosi" e “Restituiteci i nostri figli", questi alcuni degli slogan sui cartelli.

A nome del governo si è fatto sentire il vicepremier Oleg Butković. "Faremo di tutto" - ha detto - "affinché agli ultras arrestati siano garantiti i diritti previsti dalla legge".

Ricordiamo che negli scontri di una settimana fa tra gli ultras della Dinamo di Zagabria e quelli dell’AEK di Atene è rimasto ucciso un tifoso greco.

Sulla questione si è soffermato anche il capo dello stato Zoran Milanović. A Jelsa sull' Isola di Lesina ha affermato che gli ultras croati rinchiusi in Grecia vengono trattati come prigionieri di guerra e rifiuti, “Il comportamento delle autorità greche nei loro confronti” ha aggiunto “non ha nulla a che fare con la giustizia, la democrazia e i diritti umani. Avevano cinque giorni di tempo per individuare i colpevoli dei disordini e non ci sono riusciti. Alla fine, hanno scelto di sparpagliare gli ultras nelle 16 carceri del paese”. “È reale il pericolo” ha concluso Milanović “che verranno maltrattati e violentati".

E da varie parti le massime cariche dello stato vengono sollecitati a intervenire affinché agli ultras sia garantito un trattamento giudiziario equo e nel rispetto dei diritti umani.

Valmer Cusma