Foto: Pixabay
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Sembra essere un contro-esodo quello in atto in Italia: se fino a pochi anni fa tutti abbandonavano i piccoli centri e le campagne per andare a vivere nelle grandi metropoli, ora la tendenza sembra essersi invertita.
Lo dice uno studio condotto dal sito Immobiliare.it per l’agenzia La Presse, che rivela come gli italiani abbiano iniziato una fuga dalle grandi città.
Alla base della tendenza ci sono soprattutto gli affitti molto alti in città come Milano o Roma, ma cresce anche la voglia di vivere in ambienti più sani, a contatto con la natura, lontano dal caldo torrido delle città in estate e dallo smog.
Ad alimentare questo processo c’è stata anche la pandemia, che ha fatto capire a molti il valore di avere un giardino o spazi aperti intorno alla propria abitazione, e ha sviluppato molte possibilità di lavorare da casa o in remoto, eliminando parte delle spese di trasporto.
Proprio a questo aspetto sarebbe legato, ad esempio, il boom della domanda in aree come quella piemontese del Verbano Cusio Ossola, una delle province considerate più verdi d'Italia. Le richieste maggiori riguardano soprattutto case con giardini o almeno grandi balconi, in città ben collegate e vicine ai grandi capoluoghi. Il comune di Mantova ad esempio ha avuto un’impennata superiore al 100 per cento di domande di case, più 50 per cento per Brescia, 43 per cento per Lodi, mentre nell’area di Roma, Rieti ha registrato un più 144 per cento.
Purtroppo con le richieste aumentano anche i prezzi al metro quadro delle case, che però per ora rimangono comunque più convenienti rispetto alle grandi città. Milano, con 22,7 euro al metro quadro per gli affitti, resta comunque il capoluogo di regione più caro d'Italia, seguito da Firenze, Bologna e Roma.

Alessandro Martegani