Foto: BoBo
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Detto fatto: il Partito democratico (SDS), principale gruppo di opposizione ha presentato una mozione di sfiducia alla Camera di Stato sull'operato del Ministro della Giustizia, Dominika Švarc Pipan. Nel documento di 17 pagine e 9 punti di critica, la accusano di responsabilità oggettiva sulle presunte irregolarità nell'acquisto di un immobile che avrebbe dovuto ospitare alcuni tribunali della capitale. Un edificio pagato molto di più del valore inizialmente stimato dai periti, circa 7,7 milioni di euro, e che è stato pagato subito dopo la firma del contratto. Švarc Pipan dovrà tener fede alla promessa di annullare il relativo contratto se verrà appurato che si tratta di una frode. Un insieme di decisioni, quella del Ministro, che dovranno essere chiarite nei prossimi giorni. Ma i rimproveri non sembrano volersi fermare: un altro appunto riguarda anche lo sciopero dei giudici iniziato il 10 gennaio scorso che ha generato malcontenti e malumori nel Paese. In Parlamento il Presidente del consiglio Golob ha risposto poi alle domande dei partiti di opposizione che gli hanno chiesto se intende invitare Švarc Pipan a dimettersi: "Nessun ministro può evitare la responsabilità oggettiva in questi casi", ha dichiarato il Premier, che non ha previsto quali saranno le conseguenze ma lascia carta bianca al partito dell'SD. Ha assicurato che la situazione verrà spiegata dal Ministro stesso che "è molto motivata" e ha aggiunto "Abbiamo il coraggio di parlarne e andremo fino in fondo". Švarc Pipan, secondo il deputato Dejan Kaloh, non ha agito con la dovuta diligenza, poiché in quanto Ministro della Giustizia avrebbe dovuto essere consapevole che, non esercitando la dovuta accortezza e non osservando tutte le garanzie, avrebbe potuto addirittura commettere un atto illegale, e che avrebbe potuto in qualche modo abusare della sua posizione privilegiata nell'acquisto dell'edificio per uso lavorativo. Il Ministro, sempre secondo i deputati del Partito democratico, avrebbe inoltre danneggiato l'erario dello Stato e gestito in maniera sbagliata, antieconomica e non pianificata i fondi pubblici nel progetto di digitalizzazione del servizio notarile per lo sviluppo di un nuovo sistema informativo.