Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.
Foto: BoBo/Žiga Živulović ml.

Mentre è iniziata la quarta settimana di sciopero dei medici e degli odontoiatri, lo stato di agitazione delle unità amministrative preoccupa in vista delle elezioni europee. Dopo lo sciopero della settimana scorsa, le parti si sono riunite venerdì nella sede del ministero della Pubblica amministrazione per concordare la formazione di un gruppo negoziale.
Non è ancora noto quando potrebbero iniziare le trattative, comunque secondo Dragan Stanković, presidente della conferenza dei sindacati delle unità amministrative, le premesse sono positive. Finora, su un totale di 58 centri amministrativi si è verificata almeno una giornata di sciopero in 41 di questi, fra lunedì e mercoledì scorso, un modo per segnalare il sovraccarico lavorativo e la carenza di personale che, secondo i sindacati, necessita di un intervento immediato da parte del governo. Stanković, che rappresenta anche il sindacato di Lubiana- Tobačna, la principale unità amministrativa del paese, ha spiegato che dopo tre giorni di braccia conserte nella capitale sono pronti ad aspettare l'evolversi delle trattative. Oltre a una riorganizzazione del lavoro, tra le richieste figura anche l'aumento salariale, pur nella consapevolezza, come ha spiegato Verk, che l'esecutivo intende affrontare la questione nell'ambito più ampio del rinnovamento generale del settore pubblico. Tuttavia la fiducia del sindacato nella sua forza negoziale va letta anche in un'ottica pre-elettorale, poiché in caso di sciopero prolungato potrebbero esserci ripercussioni sullo svolgimento delle europee, come segnalato anche dalla Commissione elettorale nazionale. Finora, infatti, sono arrivate una quindicina di dimissioni di funzionari amministrativi dalle commissioni elettorali nel distretto di Lubiana, una situazione che, se prolungata, potrebbe precludere al normale svolgimento delle elezioni in programma a giugno.

Valerio Fabbri