Foto: MMC
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Domenica 17 marzo è il giorno designato per il disarmo delle tre bombe aeree inesplose rinvenute dagli artificieri nei pressi della stazione ferroviaria di Nova Gorica durante i lavori di ammodernamento. Le autorità slovene e italiane hanno elaborato i piani di intervento necessari prima dell'evacuazione programmata, al fine di consentire la disattivazione sicura dei tre ordigni trovati lungo il confine della Transalpina.
Il primo ordigno bellico su cui si interverrà è una bomba americana da 100 chili, scoperta per ultima. L'ordigno presenta il dispositivo di innesco danneggiato, pertanto gli specialisti eseguiranno la detonazione controllata sottoterra dopo aver trasferito la bomba in una fossa profonda sei metri e protetta da materiali isolanti. Le altre due bombe britanniche, precedentemente individuate, saranno disattivate senza detonazione e poi trasferite per il disarmo definitivo. Il perimetro dell'area di evacuazione e restrizione lungo il confine si estende per un raggio di 400 metri, con misure di sicurezza che arrivano fino a 600 metri in territorio sloveno. Complessivamente, circa 3.300 persone, tra Slovenia e Italia, dovranno lasciare le proprie abitazioni a partire dalle 7 del mattino. Di queste, 2.306 a Nova Gorica e ulteriori 3.478 persone nella fascia "gialla", entro i 600 metri, mentre altre 1.085 sono a Gorizia. I residenti delle aree segnalate non potranno circolare liberamente fino alle 14. Le forze dell'ordine monitoreranno l'intera area di evacuazione e di restrizione anche con l'ausilio dei droni, da entrambi gli Stati. Sono previste adeguate misure di sicurezza con la presenza della polizia e dei servizi di Protezione Civile. Per coloro che non hanno un luogo dove recarsi, sono stati designati il municipio di Nova Gorica e la sede della Polizia locale di Gorizia, come punti di raccolta.

Foto: MMC Piano di evacuazione
Foto: MMC Piano di evacuazione

Durante l'evacuazione, sarà emessa una segnalazione di inizio e fine operazioni tramite una sirena. Il capo della polizia, Sejad Jušić, ha sottolineato l'importanza del rispetto delle direttive e segnalato multe per chi le violerà. Le operazioni di disinnesco delle bombe saranno condotte da una squadra di esperti dell'Unità statale per la protezione dagli ordigni inesplosi coordinata dal comandante Darko Zonjič.

Corrado Cimador