Foto: BoBo
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Il deputato SDS, Andrej Kosi, durante il question time alla Camera di Stato si è rivolto al premier, Robert Golob, con una domanda legata alla decisione del governo di istituire due centri d'accoglienza per migranti a Središče presso il Drava e a Obrežje. Secondo Kosi, infatti, l'ubicazione dei due centri è inappropriata. Contrari i vertici dei due comuni interessati così come anche gli abitanti delle due località. Il deputato ha chiesto perché la decisione è stata presa senza consultare le comunità locali e se il governo intende abolirla. Golob ha affermato quindi è stata la polizia a proporre dove collocare i due centri, il governo ha solo confermato la proposta. Si tratta di due località vicine al punto in cui gli agenti fermano più migrati, inoltre il terreno, su cui dovrebbero essere costruiti i centri di accoglienza, è di proprietà dello Stato.
Rispondendo ad una domanda di Jožef Horvat, dalle file di Nuova Slovenia, su quali provvedimenti prenderà affinché gli studenti immigrati migliorino la conoscenza della lingua slovena, il capo del governo ha ricordato che la questione viene regolata dal decreto legge sulle scuole elementari, già adottato dalla Camera di Stato. Ha inoltre sottolineato che la Slovenia ha bisogno della manodopera straniera, che necessita però di essere integrata al meglio nella società.
Per quanto riguarda sospetti di corruzione, rispondendo al deputato SDS Žan Mahnič, Golob ha affermato che il governo farà di tutto per indagare sui singoli casi e che le autorità prenderanno le misure necessarie.
Alla domanda del deputato Jani Prednik, dalle file dei Socialdemocratici, su come intende agire il governo contro il carovita, Golob ha risposto che i provvedimenti, in passato, riguardavano principalmente i prezzi dei prodotti energetici e alimentari, ora si concentrano però sui prezzi dei servizi. Il governo insiste anche sulla riforma fiscale, ha aggiunto.
Intanto la sessione della Camera di Stato è stata interrotta da una protesta a favore della Palestina: i manifestanti con bandiere palestinesi sul balcone della grande sala della Camera hanno scandito slogan come "Sanzioni, immediatamente", per poi essere allontanati dai servizi di sicurezza.