Foto: MMC RTV SLO/Maja Ikanović
Foto: MMC RTV SLO/Maja Ikanović

Le scuole sono state avvisate di questo da una circolare del Ministero dell'istruzione, allertato a sua volta dalla polizia. Stamattina, anche nelle scuole del Capodistriano, sono state prese misure più strette di sicurezza, come l'aumento della sorveglianza e la chiusura a chiave degli edifici scolastici subito dopo l'inizio delle lezioni. La misura resterà in vigore per alcuni giorni.

Abbiamo sentito in merito Ambra Šlosar Karbič, preside della scuola elementare italiana Vincenzo e Diego De Castro di Pirano.
"Ieri è uscita la notizia da parte della polizia che ha iniziato ad avvisare le scuole anche del Litorale. In realtà questa comunicazione non è stata molto lineare perché alcune scuole sono state avvisate direttamente dalla polizia alcune invece non erano al corrente di nulla. Ad esempio la nostra scuola non è stata avvisata di nulla. Ieri invece poi è arrivata la circolare ministeriale molto generale. La prima informazione che è stata data era quella di non fare panico, di non magari andare ad avvisare subito i genitori ma di stare in allerta. Ma poi già ieri pomeriggio la notizia è stata riportata dai media e quindi era giusto avvisare anche i genitori e ovviamente anche tutto il personale scolastico. La circolare riguarda appunto il fatto di parlare con i ragazzi a seconda dell'età dell'argomento che riguarda non tanto attacchi armati o cose del genere ma proprio i disagi che che i giovani possono provare e come sia giusto parlarne con qualcuno a scuola o con i genitori a casa, con gli insegnanti insomma trovare una persona di riferimento e non tenersi le cose dentro. E anche per quanto riguarda la paura che può scatenare una notizia del genere anche quella ovviamente va affrontata, la cosa peggiore che si possa fare è quella di non fare nulla cioè di non parlarne, di evitare di parlarne, di di far finta che non sia successo niente. Quella è la cosa più sbagliata che si possa fare per cui assolutamente affrontare l'argomento con i ragazzi e poi stare all'erta perché anche noi speriamo che una cosa del genere non succeda mai, però è giusto essere pronti quindi intensificare le misure di sicurezza. La nostra scuola, quella di Pirano, ha le telecamere che danno proprio sul portone d'entrata, poi vanno chiuse le porte d'entrata e quelle di servizio, fare attenzione a chi entra e chi esce. Siamo in contatto con la polizia anche tra i presidi siamo tutti in contatto quindi stiamo cercando di tenerci informati gli uni con gli altri. Abbiamo avuto un attivo stamattina, ne avremo uno al comune con la polizia, ci stiamo dando da fare per essere preparati."

I rischi che nelle scuole slovene avvengono episodi di estrema violenza, come delle sparatorie, sono bassi, ma le minacce vanno trattate seriamente e con ragionevolezza. Così il ministro dell'istruzione Darjo Felda in merito alle misure di sicurezza adottate dopo che sui social è apparso un commento dove si segnalava di un possibile attacco con armi da fuoco in una scuola non precisata del paese. Tutti i presidi sono stati avvertiti tramite circolare ministeriale coordinata con le forze della polizia. Un protocollo di sicurezza su come comportarsi, suggerimenti e indicazioni su come affrontare la questione. I presidi ha detto Felda hanno la facoltà di inasprire la sorveglianza, alcuni istituti hanno deciso di collocare degli addetti alla sicurezza davanti alle scuole. Il ministro invita insegnanti, genitori e alunni ad un approccio pacato e un dialogo aperto con la polizia. La cosa più importante in momenti come questo è instaurare un dialogo, ha detto Felda, a fare attenzione anche al minimo segnale di difficoltà e paure dei ragazzi, è importante secondo il ministro che gli adulti affrontino la questione in modo costruttivo, ragionevole e calmo, evitando reazioni di panico che aggraverebbero ulteriormente le difficoltà dei più giovani. Molti genitori hanno già espresso il timore di mandare i figli a scuola mercoledì, il ministro ha invitato i genitori a contattare direttamente le scuole e verificare personalmente la situazione. Come ribadito dalla polizia il rischio è estremamente basso, anche se la sicurezza assoluta non esiste mai, le considerazioni di Felda.
(ld)